APRILE
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Diario dal Consiglio del 29 aprile 2023

Rinasce la Commissione sull’esecuzione della pena

Con una delibera approvata il 26 aprile il CSM rimette al centro dei propri lavori l’attenzione per un settore negletto nell’ordinamento e nella società. Tanti i temi all’ordine del giorno, molti dei quali resi d’urgenza drammatica dalle condizioni di detenzione in carcere e dalla problematica applicazione delle misure di sicurezza.

Nei lavori della Commissione mista per i problemi della magistratura di sorveglianza e dell’esecuzione della pena è prevista finalmente, tra l’altro, l’attivazione della cabina di regia presso il tavolo permanente del comitato paritetico tra CSM, Ministero della giustizia ed enti locali sul monitoraggio delle REMS. E’ un organismo essenziale – atteso da mesi, ma finora inerte – per portare a un dialogo rapido ed efficace i soggetti istituzionali chiamati a trovare soluzioni sull’annosa questione del trattamento delle persone con infermità mentali e pericolose.

Le domande dei magistrati che aspirano a fare parte della Commissione dovranno pervenire entro il 14 maggio. Il testo della delibera del Plenum è riportato integralmente.

Il 26 aprile il Plenum ha deliberato la ricostituzione della Commissione mista per i problemi della magistratura di sorveglianza e dell’esecuzione della pena prevista all’interno della Nona commissione, diramando interpello tra i colleghi per parteciparvi.

Si tratta di una articolazione molto importante che consentirà al Consiglio azioni di impulso e di verifica in una materia di rilievo costituzionale come quella dell’esecuzione della pena e di tutti i diritti spesso negati che ne conseguono.

I problemi legati al sovraffollamento degli istituti penitenziari, alle minime condizioni igieniche sanitarie spesso non assicurate, all’accesso negato a molti al trattamento rieducativo per carenze di spazi e di risorse sono campanelli di allarme che risuonano tristemente per l’arco di poche ore, solo in occasione del suicidio di un detenuto, evento che negli ultimi anni riscontriamo però avvenire sempre più spesso.

Ma pure la individuazione di buone prassi da esportare anche in questo contesto potrà vedere il CSM protagonista per la loro promozione, come avviene per l’organizzazione degli uffici giudiziari.

Tra gli altri problemi da affrontare ci sarà sicuramente quello della attivazione della cabina di regia presso il tavolo permanente del comitato paritetico Ministero-CSM- enti locali sul monitoraggio delle REMS, prevista sin da novembre scorso e non ancora avviata ad aprile.

Anche in questo caso sono solo gli episodi di cronaca nera ad accendere un faro saltuariamente sulla realtà dell’esecuzione delle misure di sicurezza nei confronti di persone con infermità mentali e pericolose, una realtà che altrimenti è ampiamente trascurata nel nostro Paese.

Le domande dei magistrati che aspirano a fare parte della Commissione dovranno pervenire al Consiglio entro il prossimo 14 maggio.

Insomma i lavori che attendono il gruppo di lavoro che si appresta ad essere rinnovato in seno al Consiglio saranno una occasione importante per provare a restituire attenzione ai diritti di coloro che di fatto sono visti come “ultimi”, perché come affermava Antonio Gramsci nel suo Lettere dal carcere: “anche quando tutto è o pare perduto bisogna subito mettersi all’opera ricominciando dall’inizio”.

 

A seguire il testo della delibera:

«Il Consiglio Superiore della Magistratura osserva:

con l’approvazione del nuovo Regolamento interno del Consiglio Superiore della Magistratura, deliberato in data 26 settembre 2016, la Nona Commissione ha acquisito tra le sue attribuzioni quella concernente “atti, pareri, iniziative in relazione a problematiche inerenti la materia dell’esecuzione penale e in relazione alla Magistratura di Sorveglianza, con esclusione dei profili organizzativi di competenza della Settima Commissione”.

In linea di continuità con le precedenti positive esperienze della “Commissione Mista” per lo studio dei problemi della Magistratura di Sorveglianza, composta da componenti del C.S.M., da magistrati designati dal Ministro della Giustizia e da magistrati di sorveglianza – istituita nell'ambito della consiliatura 1986/1990, ricostituita per il successivo quadriennio 1990/1994, nonché nella consiliatura 1998/2002, nel quadriennio 2010/2014 (Risoluzione del 26 luglio 2010), nella consiliatura 2014/2018 (delibera plenaria del 10 maggio 2017) e nella consiliatura 2019/2023 (delibera plenaria del 5 giugno 2019) – la Nona Commissione ritiene di mantenere le sinergie che in un passato, anche assai recente, hanno favorito una riflessione comune sui problemi della magistratura di sorveglianza e, più in generale, della esecuzione delle pene.

La Commissione ritiene, quindi, di attivare tutte le necessarie sinergie indispensabili per affrontare in una ottica unitaria le questioni afferenti alla esecuzione della pena, alla tutela dei diritti individuali; alla promozione dei percorsi di rieducazione, cui deve tendere la pena anche in relazione alle esigenze di sicurezza degli istituti; ai rapporti tra magistratura ed esecutivo nella condivisione di tali obiettivi; al ruolo dei magistrati nelle istituzioni ministeriali, al ruolo del personale civile e di polizia in servizio nel Ministero della Giustizia, coinvolgendo il Ministero della Giustizia e la magistratura di sorveglianza, nonché le Procure della Repubblica sui seguenti temi:

  1. I rapporti ed il ruolo della magistratura di Sorveglianza – alla luce delle crescenti competenze alla stessa assegnate - e della Amministrazione penitenziaria con riguardo alla tutela dei diritti dei detenuti e del diritto alla salute, anche alla luce dei rapporti con le Regioni, erogatrici dei servizi sanitari.
  2. Lo stato della rieducazione nelle carceri, misurato sulla base dei vari indicatori e, dunque, alla luce delle attività rieducative poste in essere, tenuto conto non solo degli indici statistici, ma dei percorsi individualizzanti avviati e delle regole interne agli istituti che sono state adottate e del concreto clima di risocializzazione conseguente alle iniziative intraprese.
  3. Lo stato delle iniziative di accoglienza, supporto e risocializzazione urgente e/o provvisoria avviate nei confronti dei soggetti in custodia cautelare.
  4. Lo stato di applicazione delle misure alternative, con riguardo alle problematiche endoprocedimentali (criticità in sede di concessione, di applicazione, tempi per la conversione delle misure provvisorie disposte dal magistrato).
  5. Il livello di considerazione/coinvolgimento delle vittime dei reati nei procedimenti di concessione delle misure alternative, lo stato delle iniziative di mediazione penale.
  6. La collaborazione tra organi giudiziari della Sorveglianza e soggetti titolari delle funzioni di prevenzione, specie con riguardo ai reati di criminalità organizzata.
  7. Il livello di coinvolgimento degli Uffici di Procura nelle complesse problematiche della esecuzione della pena e nel raggiungimento delle sue finalità.

Il rilevante contributo offerto nel tempo dalle riflessioni effettuate dalla Commissione Mista, in relazione alle prospettive di evoluzione del sistema di esecuzione della pena e agli ulteriori ambiti di intervento (in particolare quello organizzativo e quello ordinamentale, di competenza del Ministro e dell’organo di autogoverno) e la positiva esperienza della medesima quale strumento idoneo a fornire un punto di vista tecnico atto a valorizzare una visione globale dei problemi della pena ed a favorire la individuazione dei modelli di cooperazione istituzionale, ne suggeriscono la ricostituzione. In tal senso, nell’ottica di continuità con la precedente Commissione, in cui si era garantito un adeguato numero di magistrati requirenti in ragione dell’ampliamento del raggio di azione della Commissione stessa, esteso ad aspetti propri degli Uffici esecuzione presso gli Uffici requirenti, si sottolinea la necessità di mantenere il numero di Pubblici Ministeri che integreranno il gruppo di lavoro, orientando la selezione nella direzione della pluralità di esperienze territoriali.

La Nona Commissione, per le ragioni esposte, ritiene, quindi, di dover procedere alla designazione dei nuovi componenti della “Commissione Mista” per lo studio dei problemi della Magistratura di Sorveglianza, con specifica esperienza nelle tematiche suindicate, anche attraverso apposito interpello, secondo i criteri di seguito enunciati: quattro magistrati di sorveglianza e due magistrati requirenti addetti all’esecuzione penale, tre componenti della Nona Commissione del CSM e tre magistrati addetti al Ministero della Giustizia, questi ultimi designandi dal Ministro.

Si dà, infine, atto che la Nona Commissione nella seduta del 14 marzo 2023 ha nominato quali componenti della Commissione Mista i Consiglieri Andrea MIRENDA, Eligio PAOLINI e Tullio MORELLO, in considerazione della competenza specifica nelle materie di pertinenza della Commissione stessa.

Tutto ciò premesso, il Consiglio

delibera

  • di ricostituire la Commissione Mista per lo studio dei problemi dei Magistrati di sorveglianza e dell’esecuzione penale, secondo la composizione indicata in parte motiva;
  • di diramare apposito interpello per l’individuazione di quattro magistrati di sorveglianza e due magistrati requirenti addetti all’esecuzione penale tra tutti i magistrati in servizio, e di fissare quale termine per l’invio delle dichiarazioni di disponibilità e del relativo file in formato word, da parte dei magistrati all’indirizzo di posta elettronica uricsm@cosmag.it, il giorno 14 maggio 2023

Francesca Abenavoli, Marcello Basilico, Maurizio Carbone, Geno Chiarelli, Antonello Cosentino, Tullio Morello

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