Cosa pensa di fare il Ministro per fare funzionare la macchina giudiziaria? Da un incontro con il Guardasigilli nascono diverse domande sull'organizzazione del servizio giustizia
I magistrati della sezione protezione internazionale di Bologna “sono stati aggrediti sulla stampa e contestati da alcuni politici solo per avere fatto il loro lavoro”, dichiara, in una nota alla stampa, Giovanni Zaccaro
Ancora un dramma del mare consumatosi al largo delle coste calabresi di Roccella Jonica. Una nuova Cutro, per l’assenza di idonei criteri di gestione integrata delle frontiere: chiediamo alla politica di occuparsene
Le riflessioni ordinamentali di AreaDG dei mesi scorsi hanno posto l'attenzione sul tema degli incarichi direttivi e semidirettivi, da rimeditare innanzitutto nel solco della partecipazione diffusa: anche in questo senso, ma non solo, il lavoro di revisione del T.U. sulla dirigenza
Nuova protesta dei funzionari della Commissione Nazionale Asilo e delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale: mancano le risorse e non solo quelle.
Dalla memoria del passato e dalla complessità del presente e del futuro sorge la sfida per dare sicurezza e dignità a chi lavora, per dare ancora un senso al primo maggio
La situazione carceraria in Italia è sempre più drammatica: l’individuazione di soluzioni politiche atte a decongestionare effettivamente e rapidamente le nostre carceri è divenuta indispensabile
Giunge la terribile notizia, l'ennesima, di un gravissimo incidente sul lavoro a Firenze; servono controlli seri per la sicurezza nei luoghi di lavoro, con un forte impegno dello Stato, con risorse adeguate
Le immagini del violento pestaggio nel carcere di Reggio Emilia subito da un detenuto indignano e feriscono: servono misure urgenti per evitare che riaccada e dare attuazione all'art. 27 Cost.
Ilaria Salis è detenuta da circa un anno in un penitenziario di Bucarest; al di là del merito delle accuse, e viste le immagini che la ritraggono ‘ammanettata e al guinzaglio’, invochiamo per il rispetto per la persona e la garanzia che vengano assicurate condizioni non umilianti
APP, l'applicativo ministeriale destinato all’implementazione degli atti nativi digitali del processo penale, è diventato obbligatorio per alcuni provvedimenti, ma permangono gravi carenze strutturali e di sistema che lo rendono inutilizzabile
La recente conferenza stampa del Vicepresidente del CSM induce a riflessione sul rilevante ruolo costituzionale di presidio della autonomia e della indipendenza della magistratura del Consiglio, organo collegiale presieduto dal Capo dello Stato
La nuova banca dati della giurisprudenza di merito, appena varata dal Ministero della Giustizia, colma un vuoto negli strumenti tecnologici utili all’esercizio della giurisdizione. Ma nella fase di anonimizzazione dei provvedimenti giudiziari deve farsi rientrare il nome del giudice estensore, per evitare molteplici criticità in considerazione delle potenzialità che l’IA permette
La conferma di un direttivo, come la nomina, non rappresenta un premio alla carriera, deve invece valorizzare chi ha dato prova di gestione ottimale dell’ufficio
AreaDG ha visto con favore il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rilevando che lo sforzo degli uffici giudiziari unitamente a quello dei giovani funzionari UPP appena entrati in servizio ha consentito ad oggi di raggiungere importanti risultati su tempi del processo, sia penale che civile. Ma in questo momento il Governo ha sostanzialmente abbandonato il perseguimento degli obiettivi del PNRR varando il DDL per la legge di bilancio che, per l’anno 2024, non contiene nessuna nuova misura di investimento per i prossimi anni per l’amministrazione della giustizia.
Il Consiglio dei Ministri ha deciso di sottoporre al Parlamento un disegno di legge per rendere operativo, con un finanziamento superiore ai 50 milioni di euro, l’accordo con l’Albania per il trattenimento di migranti soccorsi da navi italiane. Coloro che, per un destino inesorabile, finiranno nei centri di detenzione dell’Albania saranno così esposti soprattutto al rischio concreto di violazione di diritti fondamentali: perchè allora in Albania? una prima risposta dalla Corte Costituzionale albanese.
Il prossimo 1° gennaio 2024 entrerà in vigore il processo penale telematico, obbligatorio nella fase fino all’udienza preliminare: si tratta di una tappa indispensabile alla corsa per lo svecchiamento e snellimento del processo, ma da affrontare con il tempo e gli strumenti necessari a renderlo funzionale e fruibile da tutti gli operatori. Invece la sperimentazione è cominciata solo lo scorso 30 ottobre in pochi uffici giudiziari, per gli altri comincerà il 24 novembre, soltanto poco più di un mese prima dell’entrata a regime, con tante criticità ancora irrisolte
La morte di Giulia Cecchettin in questi giorni sta commuovendo l’Italia. Come magistrati italiani ne sentiamo il peso nella nostra attività quotidiana, nelle indagini e nei processi penali, nelle misure cautelari e nella scelta della pena adeguata alle accertate responsabilità; ma serve altro, e coinvolgendo tutti, perché Giulia possa essere l’ultima
Condivisibili le motivazioni protesta dei funzionari della Commissione Nazionale Asilo e delle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale
Sui quotidiani di oggi una notizia sinistra ed inquietante: Rosario Aitala e Karim Khan, giudice e Pm della Corte Penale Internazionale dell’Aia, sono stati incriminati dalle autorità giudiziarie russe, per aver fatto il loro lavoro di magistrati
La protezione dei diritti fondamentali trova fonte nell’art. 10 della nostra Costituzione; prima era chiamata umanitaria, poi è divenuta speciale: ma a noi non è mai sembrata tale
Stamattina sono morte decine di migranti nelle acque territoriali italiane, naufragati su un battello avvistato e segnalato da Frontex (Ue) in acque internazionali già da ieri sera. Ma, ancora una volta, i soccorsi non sono arrivati in tempo
Proviamo a fare un primo consuntivo di un’esperienza che dovrebbe cambiare il modo di lavorare del giudice, in vista del raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, e che cade in un momento di svolta per l’attività giudiziaria con le riforme dei processi e dell’Ordinamento in corso
Una riforma calata dall’alto, ora persino sui tempi della sua entrata in vigore, si rivela scollegata dalla realtà del lavoro giudiziario e destinata dunque a complicare la definizione delle cause che si vorrebbe invece accelerare
Nella mozione finale l’impegno unanime dell’assemblea di AreaDG a garantire l’indipendenza della giurisdizione e la tutela dei diritti dei cittadini all’interno degli uffici giudiziari, nell’ANM e nel prossimo CSM
Ancora ostacoli frapposti dal Governo italiano al diritto di asilo, ancora respingimenti verso la Libia di uomini, donne e bambini cui si nega il diritto a richiedere la protezione internazionale nell’Unione Europea
Per i magistrati che si definiscono progressisti AreaDG continua ad essere il principale punto di riferimento negli organi di autogoverno e negli Uffici giudiziari
Soddisfatti del risultato e orgogliosi del nostro contributo. Mai così evidente il tentativo di scaricare sui magistrati la colpa di disfunzioni di trent’anni di disimpegno delle altre istituzioni e della politica
Le ragioni della partecipazione limitata allo sciopero vanno ancora approfondite. Ma già emerge un segnale significativo e preoccupante dalle diverse adesioni tra ufficio e ufficio e tra dirigenti e non. Si conferma l’urgenza della difesa dell’assetto costituzionale della magistratura per la quale la protesta è stata indetta
Lo sciopero è stato indetto per denunciare l’alterazione irrimediabile dello statuto costituzionale del magistrato che uscirà dalla riforma dell’ordinamento giudiziario. I cittadini hanno bisogno di sapere. E ora occorre coesione, se si vuole conseguire l’obiettivo di un ripensamento da parte della politica
Il progetto della Ministra Cartabia è stato stravolto da interventi mossi da logiche di rivalsa verso la magistratura. Per svelare e contrastare questo disegno di normalizzazione, spiegandone i rischi ai cittadini, s’impongono iniziative nette e forti. Sino a quella estrema.
L’ex segretario di Magistratura Indipendente, colto insieme con un altro politico, con Palamara e con altri magistrati a trattare indebitamente di spartizione d’incarichi nella famigerata notte dell’hotel Champagne, ora si occupa in prima persona della riforma di quel CSM che potrebbe giudicarlo in via disciplinare
All’assunzione dei primi funzionari addetti, i magistrati italiani hanno risposto con immediato spirito collaborativo. Ma per essere efficace sono necessari interventi adeguati alla complessità della macchina giudiziaria e al livello delle decisioni richieste alla giurisdizione
Tra le ombre di un astensionismo massiccio, è stato bocciato il sorteggio e individuato nel proporzionale il sistema più consono per scegliere i rappresentanti al CSM. Ora l’impegno per il futuro in un momento importante
Mancano quasi due settimane alla consultazione indetta tra i magistrati sul metodo di elezione dei componenti del Consiglio Superiore. AreaDG ha due opzioni nette: NO a qualunque ipotesi di sorteggio, SI’ a un sistema improntato a proporzionalità
Alla vigilia della proclamata rivoluzione copernicana per l’organizzazione della giustizia, troppi interrogativi e alcune gravi inadempienze fanno temere che gli obiettivi ambiziosi della riforma possano rivelarsi illusori. Occorre un cambio di passo, con interventi urgenti non limitati al reclutamento dei nuovi funzionari
Il voto dell’ultimo Comitato Direttivo dell’ANM, contrario al progetto ministeriale per le elezioni al CSM, ha visto MI isolata: ferma su una posizione di proprio tornaconto, malgrado l’urgente esigenza di guardare al bene dell’Istituzione
Sono stati definitivamente assolti i due migranti che, salvati dal naufragio, avevano rifiutato il respingimento in Libia. In base a Costituzione e trattati internazionali non c’è spazio per una pratica che dimentica i diritti umani fondamentali
In base alle prime, concordi, notizie, la riforma elettorale scelta per il CSM dal Ministro Cartabia prevede un sistema con pochi collegi maggioritari a doppia preferenza. Se tale fosse, non risponderebbe ad alcuno dei tratti necessari a rimuovere la deriva correntizia e a conferire al Consiglio quel ruolo di rappresentatività che la Costituzione gli assegna
Un primo incontro per una riflessione condivisa sui temi e sulle criticità del principale strumento col quale gli uffici giudiziari saranno chiamati dal 2022 ad abbattere l’arretrato
Di fronte alla strage di innocenti e alle sofferenze inenarrabili che si consumano alle frontiere e nel nostro mare, noi giuristi agiamo secondo i nostri mezzi e nei limiti dei nostri poteri. Ma sarà tutto inutile se la politica non assumerà le proprie responsabilità
Nell’ultimo CDC MI, assecondata dai gruppi di A&I e 101, ha tentato di riproporre sistemi di elezione che di fatto conserverebbero l’assetto vigente, grazie al quale sono stati i vertici correntizi a scegliere le poche candidature al Consiglio. L’ANM ha respinto questa soluzione, che andrà contrastata anche nel futuro, per favorire un voto espressivo della volontà dei territori e non ostacolare i candidati indipendenti
Così non si arricchisce il bagaglio degli strumenti normativi finalizzati a garantire i diritti costituzionali inviolabili, presidio di uguaglianza delle persone e fonte di coesione sociale
Un’azione dai connotati squadristi richiede una condanna intransigente da parte delle istituzioni tutte, perché il silenzio è complice e fonte d’indulgenze pericolose
Le polemiche politiche e i comunicati di gruppi di magistrati hanno interferito con la campagna elettorale e disorientato l’opinione pubblica. A urne chiuse, AreaDG esprime ferma contrarietà a ogni azione strumentale, segnalando invece due questioni nodali
L’Italia ha perduto una figura unica: intrepida, nobile e visionaria. Ne cogliamo l’idea di politica alta e coraggiosa, che egli ha testimoniato con le proprie azioni. Ciò, nel dolore per la sua perdita, rimane ragione di speranza per il futuro
La posizione dissonante del gruppo di MI in Consiglio mette a repentaglio i risultati dello sforzo profuso dalla magistratura tutta, unitamente alla dottrina, per segnalare i rischi di un intervento pericoloso per la sopravvivenza di migliaia di processi
La fiducia parlamentare posta su un testo ben diverso da quello della Commissione ministeriale e il contestuale rinvio del parere del CSM prefigurano un dibattito privo di essenziali contributi istituzionali e professionali
No al voto di fiducia. Si rischia di non cogliere l'obiettivo della funzionalità efficienza e dignità al processo penale nell’interesse di tutti i cittadini, siano essi indagati o persone offese
Quanto avvenne nella scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto fu il frutto della gestione dell’ordine pubblico improntata alla repressione delle libertà civili, che ha creato un’odiosa frattura nel rapporto tra Stato e cittadini ancora non compiutamente ricomposta
Nel progetto governativo di riforma una novità che, numeri alla mano, sarebbe esiziale per la sorte della gran parte dei processi davanti alle Corti. Ecco il commento del Coordinamento di Area Democratica per la Giustizia
I tragici eventi del G8 di vent’anni fa restano attuali: l’Italia non adempie a obblighi di fonte europea, mentre la violenza nelle strutture di detenzione è cronaca di questi giorni. Ma quell’esperienza giudiziaria ammonisce sui rischi insiti nella separazione delle carriere dei magistrati
Il D.L. 80/2021 istituzionalizza l’esperienza dei ricercatori EASO nell’ufficio del processo per le sezioni di tribunale addette alla protezione internazionale. È un passo importante, ma non può essere l’unico. Occorrono ora norme e misure organizzative che affrontino i carichi di questa materia in una logica strutturale, anziché di temporaneità, e non discriminante per i diritti dei richiedenti asilo
Dal carcere di Santa Maria Capua Vetere giungono immagini che mai avremmo voluto vedere. Un’offesa alla democrazia e alla libertà sulla quale è necessario riflettere
Dichiarazioni che fanno tornare alla mente le sprezzanti parole sui “giudici ragazzini”, sviliscono la professionalità e competenza di tanti giovani magistrati, anticipano il contenuto di una motivazione ancora da scrivere
Un tentativo di riscrivere la storia giudiziaria del Paese che confligge con l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, sancite dalla Costituzione a tutela della collettività
Certi di poter contare ancora sul suo prezioso contributo, ringraziamo Luca Minniti per lo spirito di servizio con cui ha accettato la candidatura e per i contenuti che ha saputo condividere nel corso della campagna elettorale
La scelta di far svolgere il concorso pur in presenza di gravi difficoltà organizzative è apprezzabile e opportuna, ma le modalità prescelte meriterebbero di essere riviste
Una narrazione capziosa e strumentalmente orientata, intrisa di clamorose falsità, mezze verità e reticenze, che persegue interessi privati e, spargendo discredito, delegittima l’intero corpo giudiziario
In attesa di incontrarvi in questi mesi di confronto, a distanza o di persona, vi ringrazio sin d’ora per il tempo dedicato alla lettura di questa presentazione e resto in ascolto
Ogni aggiornamento degli applicativi PCT è fonte di disagi, ogni malfunzionamento determina un blocco dell’attività giudiziaria: carenze organizzative sulle quali il ministero deve intervenire con urgenza
In un luogo in cui il distanziamento non è possibile, la vaccinazione è indispensabile. 150.000 dosi sarebbero sufficienti a tutelare il personale e i detenuti, soggetti verso i quali lo Stato ha un preciso obbligo di garanzia
Mentre si banalizza il contenuto di provvedimenti giurisdizionali in materia di immigrazione adottati dal Tribunale di Milano, l’operato di un giudice di quel Tribunale viene fatto oggetto di interrogazione parlamentare e si avanzano riserve sulla libertà dei magistrati di manifestare il proprio pensiero
Luca Poniz, il più votato fra gli eletti, ha fatto un passo indietro per consentire la formazione di una giunta. È nostro compito onorare questa scelta, attraverso la presidenza di Giuseppe Santalucia, proseguendo sulla via tracciata dalla giunta uscente
Pregiudiziali chiusure, veti espliciti e ingiustificabili, un’ostilità malcelata nei confronti del nostro gruppo, che pure ha responsabilmente rinunciato ad avanzare candidature, lasciano ancora la ANM senza un Presidente e senza una Giunta
Come magistrati siamo consapevoli della difficoltà di applicare e interpretare la legge, ma siamo persuasi che la povertà, il disagio sociale e la precarietà esistenziale debbano essere combattuti “rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale” che li hanno creati
Tutte le istituzioni dello Stato, e la magistratura con esse, devono avviare una riflessione sull’efficacia di interventi che, da eccezionali e temporanei, si sono protratti nel tempo oltre ogni ragionevole previsione senza risolvere i problemi per i quali erano stati concepiti
Abbiamo aderito alla richiesta, da altri formulata, nella consapevolezza che le gravi difficoltà in cui versano la magistratura e l’ANM, richiedono una assunzione condivisa di responsabilità
Mettiamo a disposizione il nostro impegno e il nostro entusiasmo per una fase costituente e per una gestione condivisa che, sulla base di un programma unitario, consenta all’Associazione di operare con autorevolezza ed efficacia
Nel processo penale si privilegia la trattazione in presenza: una scelta irrazionale, adottata senza coinvolgere l’ANM, che, incredibilmente, recepisce il contenuto di intese raggiunte tra un ristretto gruppo di procuratori e le camere penali
Luca Poniz, presidente uscente, è fra tutti gli eletti il più votato: un riconoscimento al lavoro svolto in questo travagliato quadriennio da lui e da tutti i nostri rappresentanti in CDC
Abbiamo fatto sindacato conservando all’ANM l’autorevolezza di un’associazione portatrice di valori ideali e di sensibilità istituzionale, nella piena trasparenza e correttezza delle relazioni, con il dovuto distacco nei rapporti con ogni interlocutore
Tra i compiti del CDC che tra poco sarà eletto quello di superare la logica aziendalistica oggi dominante e rilanciare una giustizia attenta alla qualità delle decisioni
All’esame del Consiglio due questioni distinte, ma entrambe inedite e complesse, che devono essere risolte sul piano tecnico normativo senza personalismi o logiche di schieramento
I campi dove vengono ospitati i migranti che giungono in Europa non possono essere luoghi di sospensione dei diritti, di sopraffazione violenta di matrice razzista, di cattiva amministrazione burocratica
Il sacrificio di Ebru Timtik, consumatosi in Turchia, chiama i giuristi alla mobilitazione: il processo non può essere usato dal potere per soffocare diritti e libertà
Alle positive innovazioni in materia di ordinamento giudiziario si affiancano discutibili previsioni riguardanti l’elezione dei componenti togati e il funzionamento del CSM
L’equa rappresentanza di genere non è garantita. Resta il sorteggio, svilente e di incerta costituzionalità. La preferenza multipla favorisce il “correntismo”: quattro le preferenze, come quattro sono oggi le correnti
L’obbligo di comunicazione ai titolari dell’azione disciplinare e il relativo illecito esistono già. Discutendo su una proposta inutile, si rimanda all’opinione pubblica l’immagine distorta di una magistratura superficiale e disattenta
Attacchi dei quali è vittima il corpo sano della magistratura che ha sempre rifiutato logiche e pratiche clientelari e, per responsabilità di pochi, vede messi a rischio i valori istituzionali e sociali dell’autonomia e dell’indipendenza
Per reagire all’oscena idea che un consigliere debba portare risultati ai territori che lo hanno eletto e abolire l’insopportabile distinzione tra i “nostri e i “loro”, ancor più insopportabile se presuppone che i “nostri” siano i “migliori”
Per fare i conti col malcostume che emerge dalle intercettazioni pubblicate in questi giorni salvaguardando l'istituzione e tutti i magistrati seri, l’Associazione ha bisogno di parole forti e chiare. Se qualche componente della giunta non è in grado di pronunciarle, AreaDG non può farne parte
C’è ancora molto lavoro da fare e siamo consapevoli di non aver fatto abbastanza, ma prendiamo fieramente le distanze dalle vicende dell’Hotel Champagne che in nessun modo ci hanno coinvolto
Come magistrati, sentiamo il dovere di dire che il diritto di essere liberi dal bisogno è precondizione del concreto esercizio di tutti gli altri diritti costituzionali e di questa libertà gran parte degli esseri umani ancora non gode
Non rivendichiamo alcuna superiorità morale, ma non siamo disposti a tollerare operazioni mediatiche preordinate a confondere le responsabilità per giungere ad una generale assoluzione
Preservare l’esercizio della giurisdizione nei luoghi ad essa deputati è importante, ma per farlo occorre limitare l’accesso in ufficio ai casi di stretta necessità e assicurare misure di sicurezza adeguate
La coincidenza di questo primo maggio coi 50 anni dello Statuto dei lavoratori induce a suggestioni e a qualche piccola speranza. Se è vero che nelle proprie radici una comunità si consolida, la ricostruzione che ci attende non può che passare da modelli come quello dello Statuto, grazie al quale dignità e solidarietà sono entrati nei luoghi di lavoro
Nessuna strategia per la gestione dell’emergenza sanitaria nel settore Giustizia: la norma che consentiva il processo da remoto è abrogata con decreto legge poche ore dopo l'approvazione
Una decisione importante, da noi fortemente auspicata, che considera la formazione teorico-pratica dei magistrati in tirocinio espressione di un interesse collettivo di rilievo primario e le riconosce un ruolo fondamentale nella legittimazione all’esercizio delle funzioni giudiziarie
Processo da remoto e indagini a distanza sono necessari in questa fase, bene ha fatto il Parlamento a consentirli in sede di conversione del DL “cura Italia”
Per non rischiare che i giovani magistrati prendano le funzioni in assenza di adeguata formazione è necessario prorogare la durata dei tirocini in corso. Si può farlo subito: in sede di conversone del DL n. 18/2020
Solidarietà e vicinanza ai colleghi milanesi. Troppo spesso, la giurisdizione è amministrata in luoghi non sicuri per chi vi lavora e per chi li frequenta
È indispensabile che il Ministero organizzi da subito la possibilità di lavoro a distanza per il personale della giustizia. In mancanza di iniziative in tal senso sarà vanificato, nei fatti, ogni tentativo di garantire adeguata operatività al sistema giudiziario
L’emergenza sanitaria ha sospeso l’attività giudiziaria ordinaria e, con essa, la formazione dei magistrati in tirocinio. Occorre una soluzione normativa che proroghi la presa di possesso per un periodo corrispondente alla sospensione
Il DL “Cura Italia” non risolve l’emergenza sanitaria nelle carceri. Sono urgenti misure più adeguate e coraggiose. Abbattere il sovraffollamento è un obiettivo prioritario: a tutela dei detenuti, degli operatori carcerari e dell’intera collettività
Per ripristinare la legalità non bastano gli interventi repressivi, è anche necessario ridurre il sovraffollamento consentendo a chi ne ha diritto di accedere subito alle misure alternative
Condivise le nostre preoccupazioni. La previsione di termini rigidi per ogni fase processuale è irragionevole; la previsione di sanzioni disciplinari ha carattere persecutorio
Proseguiamo nella mobilitazione già avviata promuovendo assemblee aperte per discutere della riforma Buonafede ed esprimiamo pieno sostegno all’ANM che, ormai da mesi, ne denuncia la strumentalità nel silenzio della sedicente “magistratura moderataâ€
Invitiamo l�ANM e l�intera magistratura a mobilitarsi per contrastare iniziative di riforma che trasferiscano sui magistrati la responsabilit�, inesigibile, di garantire tempi processuali oggi inattuabili
Servono risorse e riforme strutturali: più responsabilizzazione della politica, quindi, non della magistratura al cui impegno si deve la residua funzionalità della giustizia penale
Votare una donna alle elezioni suppletive dell’8 e 9 dicembre per ridurre lo squilibrio della rappresentanza femminile. Anche per questa via si può restituire all’istituzione consiliare credibilità e autorevolezza
Un risultato che riconosce l’elevato valore personale e professionale della collega del quale siamo grati a lei e ai tantissimi magistrati che l’hanno votata
L’atteggiamento di sfavore che emerge tra i Consiglieri laici rispetto a tali legittimi passaggi è preoccupante. Ribadiamo la nostra contrarietà ad ogni iniziativa anche solo surrettiziamente finalizzata a separare le carriere di giudici e pubblici ministeri
Esprimiamo ferma contrarietà ad una proposta di riforma che persegue finalità non chiare e lascia sullo sfondo problemi concreti di cui il legislatore dovrebbe farsi preliminarmente carico
I gruppi che hanno scelto di non seguire le indicazioni date dall’ANM e non hanno favorito la presentazione di più candidature hanno ottenuto un risultato vistoso, ma nei numeri complessivi fortunatamente minoritario. Constatiamo che la nostra scelta, coerente e innovativa, è stata premiata dai tanti voti ottenuti dai candidati che pubblicamente si sono riconosciuti nei valori di AreaDG
Bruno Giangiacomo valuti se subentrare nel CSM al posto del dimissionario Criscuoli. Attendiamo le sue decisioni, certi che saranno adottate nell’esclusivo interesse dell’istituzione consiliare
La non appartenenza non è un valore, le correnti non sono mafia. L’associazionismo giudiziario deve tornare ad essere il luogo dell’elaborazione e del confronto. Per questo abbiamo promosso il cambiamento: grazie alla nostra iniziativa gli elettori hanno ampia libertà di scelta; solo in AreaDG non ci sono candidati “nominatiâ€
Il decreto sicurezza bis criminalizza comportamenti eticamente doverosi, non fornisce riposte concrete alle reali emergenze in materia di ordine e sicurezza, non rende più efficiente l’amministrazione della Giustizia
Chiediamo un confronto e riforme condivise: il Paese ha bisogno di un sistema giudiziario moderno ed efficiente non di una Magistratura depotenziata e intimidita
Ancora una volta il CSM interpreta restrittivamente la legge Severino. Votano contro i soli consiglieri di AreaDG e il consigliere laico Michele Cerabona
Col solo voto contrario dei consiglieri di AreaDG e di A&I, il CSM autorizza un fuori ruolo ultra decennale e apre una falla nell’argine opportunamente posto dalla legge Severino al succedersi di tali incarichi
Le libertà si perdono a poco a poco, quasi senza accorgersene: a Firenze, per la prima volta, un provvedimento prefettizio vieta a determinate categorie di persone di stazionare in alcune aree urbane
Prosegue l’impegno di AreaDG, nel rinnovato auspicio di un’efficace azione unitaria a difesa della Magistratura e dei suoi compiti di presidio e tutela dei diritti dei cittadini
Una riforma che può aggravare l'inefficienza della giustizia e i cui effetti, come opportunamente richiesto dalla componente di AreaDG nel CSM, devono essere monitorati
Il disegno di legge costituzionale in materia di Giustizia rende più forte l’esecutivo e stravolge la Costituzione alterando il delicato equilibrio tra i poteri dello Stato
Il modello di famiglia e di società disegnato dalla nostra Costituzione è inclusivo e fa della diversità una ricchezza. È grave che Ministri della Repubblica partecipino ad un congresso che promuove progetti incompatibili con questi principi
La proposta di riforma stravolge la gerarchia di valori delineata dalla Costituzione. Passa l’idea che lo Stato non sia in grado di garantire la sicurezza e perciò si debba consentire alle persone di farsi giustizia da sé
Basta con timidezze e silenzi, occorre un richiamo unitario e costante al doveroso rispetto delle prerogative della magistratura e dei principi della democrazia costituzionale
Preannunciando che farà visita in carcere a due condannati per tentato omicidio, il Ministro dell'interno solidarizza con gli autori di un grave delitto per i quali neppure i difensori avevano invocato la legittima difesa e lancia un invito implicito a farsi giustizia da soli
Il Garante delle persone private della libertà è stato vittima di un violento attacco via social dopo la pubblicazione del Rapporto sul regime detentivo del 41bis
La spettacolarizzazione dell’arrivo in Italia del condannato Battisti contrasta con le regole che il nostro ordinamento si è dato; ma è solo rispettando queste regole e garantendo i diritti della persona che lo Stato afferma la propria superiorità
Ancora una volta esponenti del Governo, in luogo di difendere l’autonomia e l’indipendenza dei magistrati nel concreto esercizio della funzione, alimentano un clima di odio che delegittima la magistratura e danneggia la democrazia e lo stato di diritto
La strada del ricorso alla Corte costituzionale è quella giusta: le interviste di Cristina Ornano, Giuseppe Cascini e Alcide Maritati all’AdnKronos in merito alla polemica tra alcuni sindaci e il ministro dell’Interno
È inaccettabile che si strumentalizzi l’attività giudiziaria per finalità politiche delegittimando le decisioni giudiziarie e ponendo a rischio l’incolumità dei magistrati
Preoccupa il preannunciato dimezzamento dei fondi ad una emittente che fornisce un servizio pubblico fondamentale e una informazione libera, trasparente e capillare
Col proprio silenzio, la Associazione rinuncia a rivendicare l’indipendenza della magistratura e a pretendere un corretto rapporto tra le Istituzioni
Il Ministro dell’interno mette a rischio l’efficacia delle indagini e reagisce con parole scomposte alla critica sobria e doverosa del Procuratore di Torino
Le migrazioni non sono una emergenza, ma un fenomeno globale cui si deve rispondere a livello internazionale. Spingere i migranti nell’emarginazione attenua, forse, l’insicurezza percepita, ma conduce all’illegalità e aggrava l’insicurezza reale
Il Senato ha approvato, senza alcuna preventiva interlocuzione con Magistratura, Avvocatura e mondo accademico, una modifica dell’art.416-ter cp che rischia di avere effetti opposti a quelli auspicati
Una politica che limita e penalizza l’integrazione e l’inclusione sociale rischia di marginalizzare e clandestinizzare i migranti e mette in pericolo la sicurezza che invece afferma di voler perseguire
Apprezziamo la scelta di voto compiuta dai Consiglieri espressi da AreaDG nell’elezione del Vice Presidente del CSM. Giudichiamo inappropriati ed allarmanti i commenti del Ministro della Giustizia e del Vicepremier sulla diversa scelta compiuta dalla maggioranza consiliare
L’ANM è una associazione pluralista e unitaria la cui forza e autorevolezza risiedono nella capacità di trovare una sintesi tra le diverse sensibilità politico culturali della Magistratura. È antistorico affermare che l'ANM non debba prendere parte al dibattito pubblico
L’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge impone l’obbligatorietà dell’azione penale. È compito della ANM e di tutti i gruppi che si riconoscono in essa intervenire a tutela di tali principi fondamentali
La sesta Procura d'Italia dovrà trasferirsi in locali sottodimensionati. In assenza di soluzioni adeguate, la funzionalità dell' ufficio e l'efficacia delle indagini rischiano di essere compromesse
L’incontro si è svolto in un clima di grande cordialità e di reciproca disponibilità all’ascolto e al dialogo. Tra i molti temi trattati, la preoccupazione per una deriva culturale che spinge verso l’odio razziale e la violenza e, alimentando il senso di insicurezza, imbarbarisce le relazioni sociali favorendo il degrado etico
La propaganda di idee fondate sull’odio razziale è un delitto, la finalità di discriminazione o di odio razziale un’aggravante. Bene ha fatto la Procura di Torino ad apprestare strumenti organizzativi per la repressione di fatti di violenza sempre più gravi e frequenti
Solo dopo una nota di protesta del Coordinamento Nazionale, la segreteria del Ministro della Giustizia ha contattato la Segretaria di AreaDG Cristina Ornano manifestando rincrescimento per la mancata convocazione e concordando un incontro per Giovedì 2 agosto 2018
Creando una inammissibile confusione tra ruolo politico e ruolo istituzionale, il sottosegretario alla Giustizia porta un indebito attacco all’associazionismo giudiziario e al pluralismo
Dopo i primi soccorsi in acque internazionali ed il trasferimento dei naufraghi sulla Nave Aquarius, il Governo ha negato un porto di sbarco in Italia a 650 migranti, tra cui numerosi minorenni, bambini, donne in stato di gravidanza.
Vi è grande preoccupazione per la loro sorte.
Esprimiamo un forte richiamo alla Costituzione, agli obblighi internazionali, alla CEDU e alle norme giuridiche e morali che l’Italia dovrebbe rispettare in tema di accoglienza.
Confidiamo che ai proclami segua una seria analisi dei problemi e che le scelte concrete dell'esecutivo si muovano davvero nella direzione di una giustizia più rapida ed efficiente
Il comune di Bari ha sospeso l’agibilità del palazzo che ospita il tribunale penale e la procura della Repubblica di Bari. Un pezzo dello Stato viene abbandonato al degrado nel silenzio della politica
Apprezziamo la richiesta unitaria dei capigruppo togati a tutela delle Autorità Giudiziarie chiamate ad occuparsi di una così complessa e delicata vicenda
Il documento approvato dalla settima commissione fornisce una soluzione equilibrata a molti dei problemi sollevati dopo la modifica delle norme che disciplinano i rapporti tra Procuratori Generali e Procuratori della Repubblica
AreaDG apre un confronto tra i magistrati per definire un programma di proposte per la revisione del testo unico sulla dirigenza e dell’accesso in Cassazione
Il CSM ha espresso parere favorevole sulla riforma con il solo voto contrario del componente eletto da A&I; non così il CDC dell’ANM che ha approvato un documento al ribasso, viziato da una pregiudiziale ostilità alla riforma e condizionato dalle imminenti scadenze elettorali
Auspichiamo fortemente l’approvazione della riforma dell’ordinamento penitenziario. Una riforma da tempo attesa che valorizza le misure alternative , rende più umana la detenzione, mira a dare più concreta attuazione ai principi costituzionali
Con un intervento gravemente censurabile nel metodo e nel merito, il legislatore consente ai componenti togati del Csm di assumere incarichi dirigenziali o incarichi fuori ruolo appena cessati dall’incarico: non se ne sentiva il bisogno
La proposta dei vertici della Corte di Cassazione, del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti rischia di distorcere il sistema giurisdizionale tracciato dalla Costituzione e di scardinare il principio che vede nella giurisdizione ordinaria il giudice naturale della tutela dei diritti
Si rivelano prive di fondamento le notizie allarmistiche che parlavano di “svolte dirigiste” e “derive autoritarie”. La proposta di circolare non risolve i molti snodi critici determinati dalla gerarchizzazione voluta dalla riforma ordinamentale del 2006, ma mira a contenerne gli effetti a tutela dell’indipendenza interna dei pubblici ministeri
Nell’attesa di conoscerne il contenuto ed aprire su di esso il dibattito, AreaDG ribadisce il proprio impegno a tutela del Pubblico Ministero, della sua indipendenza interna e della sua appartenenza alla cultura della giurisdizione
I dati sui passaggi di funzioni da giudicante a requirente e viceversa denunciano una situazione di sostanziale divaricazione dei percorsi professionali di giudici e pubblici ministeri nella direzione di una sostanziale separazione delle carriere.
In direzione ostinata e contraria, AreaDG propone un'inversione di rotta: il ripensamento di un assetto ordinamentale che impedisce la condivisione di un percorso di crescita professionale completo, articolato, animato da un comune sentire; una valorizzazione del mutamento di funzioni come strumento per una vera e progressiva formazione comune.
Vi invitiamo a leggere
Chiediamo che l'Esecutivo elimini il divieto di riproduzione integrale delle conversazioni intercettate ed apra un confronto con ANM e Avvocatura per giungere ad un testo che contemperi i diversi principi ed interessi
Il Parlamento italiano non sprechi questa occasione per assicurare dignità, legalità e sicurezza ai minori italiani senza cittadinanza che altrimenti sarebbero privati dei diritti fondamentali, quali il diritto alla salute, allo studio, alla libera circolazione, ed alla stessa autodeterminazione in fondamentali scelte di vita
Area Democratica per la Giustizia rivendica con forza il diritto dei magistrati a partecipare, come singoli e come gruppi al dibattito pubblico e ad intervenire su ogni questione che riguardi la giurisdizione ed i diritti
Le premesse e le promesse della legge delega sono andate in larga parte deluse: il quadro che esce dal Decreto legislativo 13 luglio 2017, n.116 approvato dal Consiglio dei Ministri e ora pubblicato è deludente, per molti versi allarmante
Ribadiamo il nostro convinto sostegno alla GES, nell'auspicio che prosegua una azione efficace a tutela della magistratura e dei suoi compiti di tutela dei cittadini
A dieci anni dall’entrata in vigore del D.L.vo n. 106/2006 è necessario fare il punto sulla riorganizzazione dell’ufficio del pubblico ministero definita nel nuovo Ordinamento Giudiziario
Condividiamo l’iniziativa della sesta commissione del CSM che propone di chiedere al Ministro della Giustizia di modificare il comma 5 dell’art. 18 del D.Lgs. 177/2016 ed esprimiamo sconcerto per i contenuti ed i toni delle critiche espresse dal Capo della Polizia a questa iniziativa
È necessaria ed urgente una riflessione sui criteri che devono guidare l'azione e le scelte discrezionali del Csm in materia di nomine. Auspichiamo l'adozione di criteri selettivi trasparenti e verificabili. Può essere utile a tal fine: ripensare l' opportunità di reintrodurre fasce di anzianità, volte a valorizzare la durata della concreta esperienza giudiziaria e l’efficacia dei risultati raggiunti nel corso della stessa, come affidabili indici di maturità professionale e capacità organizzativa; attribuire rilevanza alla specializzazione rispetto alla funzione da svolgere
Ci aggiungiamo a quanti chiedono al Parlamento di non approvare la legge sulla tortura nel testo attualmente in discussione. Dopo tanti anni di attesa, l'Italia avrebbe una legge distante dalle convenzioni internazionali e sarebbe inadempiente alle indicazioni della Corte Europea dei diritti dell’uomo