Comunicato

L'incerto futuro dei funzionari dell'Ufficio per il processo

AreaDG ha visto con favore il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rilevando che lo sforzo degli uffici giudiziari unitamente a quello dei giovani funzionari UPP appena entrati in servizio ha consentito ad oggi di raggiungere importanti risultati su tempi del processo, sia penale che civile. Ma in questo momento il Governo ha sostanzialmente abbandonato il perseguimento degli obiettivi del PNRR varando il DDL per la legge di bilancio che, per l’anno 2024, non contiene nessuna nuova misura di investimento per i prossimi anni per l’amministrazione della giustizia

AreaDG ha visto con favore il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in cui è stato previsto, per il settore Giustizia, un massiccio investimento per oltre 2,827 MLD euro destinati a riforme ed interventi diretti a migliorare l’efficienza e la competitività del sistema giustizia italiano.

Abbiamo anche rilevato come lo sforzo degli uffici giudiziari unitamente a quello dei giovani funzionari UPP appena entrati in servizio ha consentito ad oggi di raggiungere importanti risultati con la riduzione del 29 % della durata del processo penale e del 19,2 % di quello civile e con l’aumento dell’indice di smaltimento civile, passato da 1.06 a 1,16 (risultato tra i più alti degli ultimi anni).

Ma, come abbiamo denunciato nei giorni scorsi (https://www.areadg.it/comunicato/lo-sgambetto-alla-giustizia-nella-legge-di-bilancio) il Governo ha sostanzialmente abbandonato il perseguimento degli obiettivi del PNRR varando il DDL per la legge di bilancio che, per l’anno 2024, non contiene nessuna nuova misura di investimento per i prossimi anni per l’amministrazione della giustizia.

Il rischio è che il PNRR sia di fatto abbandonato e lasciato senza guida: tra i tanti progetti che rischiano di fallire a causa della mancanza di risorse, spicca proprio quello relativo allo stabile inserimento nell’organizzazione giudiziaria dei funzionari addetti all’Ufficio per il Processo per i quali non è stato neppure ancora bandito il secondo concorso.

Nonostante che gli addetti all’Ufficio per il Processo siano diventati parte importante dell’organizzazione degli Uffici giudiziari italiani, nonostante le espresse richieste di stabilizzazione di questa figura formulate dall’Associazione Nazionale Magistrati, (https://www.associazionemagistrati.it/doc/4038/lanm-sulle-prospettive-dellufficio-per-il-processo.htm) le risposte fornite dal Ministero non sono rassicuranti.

Torniamo a denunciare come a pochi giorni dalla chiusura della Legge di bilancio, nonostante vi siano vari emendamenti parlamentari della maggioranza che attribuiscono risorse a vari Ministeri, alcuna attenzione è data alla Giustizia e non vi è alcuna certezza per i funzionari addetti all’ufficio per il processo.

Ma se non si interviene ora, con questa legge di bilancio, per assicurare il futuro ai funzionari UPP, quando intende farlo?

La Commissione europea ha dato il proprio via libera alla proroga degli attuali funzionari UPP assunti con le risorse del PNRR sino al 30 giugno 2026: ma cosa attende il Governo per dare immediata attuazione a tale decisione e come intende operare?

Le articolazioni tecniche del Ministero, della cui buona volontà non dubitiamo, hanno indicato come di prossima pubblicazione un nuovo concorso per l’assunzione di 11.919 AUPP, che dovrebbero diventare operativi per l’estate del 2024, ma ad oggi alcun bando è stato pubblicato.

E quale è la prospettiva del Ministero per la realizzazione e lo stabile inserimento della figura del funzionario UPP nell’ordinamento professionale dell’Amministrazione giudiziaria? E quali speranze hanno gli attuali funzionari dell’Ufficio per il processo di stabile inserimento nel comparto del Ministero?

Il Ministro Nordio sul punto non si esprime.

Nel frattempo, i giovani laureati che rappresentano la maggior parte di questi funzionari lasciano l’incarico per passare ad altro lavoro a tempo indeterminato, così disperdendo le conoscenze acquisite in questi mesi, rendendo vano l’impegno profuso nella loro preparazione.

Questa disattenzione del Governo, che non fornisce le misure necessarie, economiche e strutturali, per consentire alla magistratura di svolgere il proprio compito nel modo migliore possibile, così inattuando il PNRR, rappresenta un ulteriore tassello diretto allo smantellamento dello Stato di diritto.

 E allora chiediamo con forza al Ministero della Giustizia di attivarsi con urgenza per:

  1. la proroga degli attuali funzionari Upp sino al termine del PNRR;
  2. la copertura del numero programmato degli UPP con lo svolgimento del relativo concorso;
  3. la creazione della figura professionale di funzionario addetto all’Ufficio per il processo a tempo indeterminato, esteso anche ai Tribunali di sorveglianza, ai Tribunali per i minorenni, agli uffici di Procura di primo e secondo grado, anche con la stabilizzazione degli attuali AUPP in servizio come già sta avvenendo negli altri settori della pubblica amministrazione;
  4. l'aumento a 5000 delle dotazioni organiche a tempo indeterminato inserito in pianta organica per non procedere con compensazioni con il personale attualmente presente in servizio negli uffici;
  5. l’avvio delle relative assunzioni a tempo indeterminato dei funzionari Upp per tutti i 5000 posti, attuando il dlgs 151/22 sull’ufficio per il processo con ampliamento rispetto alle 1500 assunzioni ivi previste;
  6. la copertura delle gravi carenze di organico del personale amministrativo attraverso la definizione di un piano di assunzioni nel breve/medio risorse in modo tale da evitare che i vuoti di organico siano colmati con l'impiego dei funzionari Upp.

L’ufficio per il processo non nasce con il Pnrr e non dovrà esaurirsi con esso: occorre agire ora per il suo definitivo consolidamento a partire dal 2026.

 

18 dicembre 2023