Radio radicale: un presidio democratico prezioso

Preoccupa il preannunciato dimezzamento dei fondi ad una emittente che fornisce un servizio pubblico fondamentale e una informazione libera, trasparente e capillare

L’emendamento alla Legge di Bilancio, che proroga la convenzione fra il Mise e Radio Radicale per soli sei mesi dimezzando al contempo i fondi, rischia di esporre la storica e autorevole emittente alla diminuzione dell’offerta informativa, danneggiando questo importante servizio pubblico e mettendo a rischio posti di lavoro. L’informazione politico-sociale libera, critica, trasparente e capillare è un presidio fondamentale per la democrazia. Per questo Radio Radicale rappresenta un punto di riferimento prezioso per il dibattito democratico del Paese.

La sua attività, da oltre quarant’anni, contribuisce ad informare i cittadini, rendendo le istituzioni più vicine, ad iniziare dalla trasmissione dei lavori del Parlamento e di moltissime altre iniziative di interesse politico e sociale. In questi anni costante è stata l’attenzione verso il mondo della giustizia e sempre profonda la sensibilità verso le tematiche considerate “scomode”, come la condizione carceraria e l’attenzione per le minoranze e le iniziative sociali e civili. Si tratta pertanto di un servizio pubblico fondamentale che deve essere promosso e sostenuto, poiché alimenta la trasparenza istituzionale e l’informazione libera e critica, con capillarità e serietà, sempre nell’ottica di soddisfare l’interesse generale.

10 dicembre 2018