Gli arresti nei tribunali di piccole dimensioni: Asti, Vercelli e Novara

Il gruppo di lavoro che si è occupato dei tribunali del distretto ha incontrato notevoli difficoltà nel rilevare i dati, che sono per questo assai incompleti, ma comunque utili a comprendere in che modo il tema viene affrontato nei tribunali più piccoli

I dati esaminati si riferiscono a periodi non del tutto sovrapponibili e, per le difficoltà incontrate nelle rilevazioni concrete, si tratta di dati parziali che tuttavia sembrano indicativi di un trend analogo a quello riscontrato negli uffici torinesi.

Asti

I dati pervenuti riguardano l’ultimo trimestre del 2018 e il primo trimestre 2019. Risulta una media di poco più di 2 arresti/fermi al giorno.

Quanto alla convalida di fronte al GIP, risulterebbe un elevato accoglimento di misure privative della libertà personale (custodia cautelare in carcere o arresti domiciliari) per i reati legati agli stupefacenti.

Non vi sono casi di applicazione dell’art. 121 disp. att. cpp (immediata liberazione da parte del PM che valuti di non dover chiedere l’applicazione di misure cautelari). In sede di giudizio direttissimo, tuttavia, accade che il PM non formuli richiesta scritta di misura cautelare, delegando la scelta al Vice Procuratore Onorario  d’udienza in esito all’interrogatorio. In una percentuale significativa di casi non vi è stata richiesta di applicazione di misura cautelare neppure in udienza.

Ad Asti non vengono celebrate direttissime senza arrestato (per malattia, evasione, ricovero in ospedale) e i processi per direttissima non si svolgono alla domenica.

Vercelli

I dati provengono da un solo giudice per il dibattimento e da un solo GIP e si riferiscono al periodo compreso tra il 14 maggio 2018 e il 14 maggio 2019, ma risultano in linea con quelli complessivi dell’ufficio.

Rispetto all’attività GIP, non risultano provvedimenti di non convalida, né di convalida e contestuale rigetto della richiesta di  misura cautelare (nel periodo considerato si presentano 9 casi di cui 3 per stupefacenti).

Quanto ai processi per direttissima – e sempre con riguardo ad un solo giudice – si rilevano 19 procedimenti che hanno visto la convalida dell’arresto, due casi di assoluzione (di cui uno per incapacità di intendere e di volere) e i restanti casi conclusi con patteggiamento, abbreviato o messa alla prova. Statisticamente predominanti i casi di reati legati agli stupefacenti (9), quindi le resistenze (7) e i furti (6).

Passando ad esaminare le modalità di instaurazione dei giudizi direttissimi, nell’anno preso in considerazione, non sono stati celebrati giudizi direttissimi dinnanzi al Tribunale in composizione collegiale né provenienti da arresto già convalidato dal GIP.

Non si celebrano giudizi direttissimi al sabato pomeriggio e di domenica. Il giudizio di regola viene celebrato il giorno successivo all’arresto. Gli atti vengono conosciuti dal giudice poco prima dell’udienza. La relazione orale, come previsto dall’art. 558 cpp, viene svolta dall’agente o dall’ufficiale di PG che ha proceduto all’arresto. È prassi, tra gli avvocati del Foro, chiedere, all’esito della convalida, termine a difesa per la scelta del rito.

Novara

Il periodo preso in considerazione corrisponde al solo anno 2018.

Risultano 76 richieste di convalida di arresto/fermo presentate al GIP. In tutti i casi è intervenuta la convalida. Stante la tipologia dei reati in relazione ai quali viene richiesta la convalida, non è frequente che non venga applicata misura, salvi, ovviamente, i casi di insufficienza di gravi indizi. I GIP, a fronte di richieste del PM fortemente orientate all’applicazione di misure privative della libertà personale, applicano spesso misure non detentive, anche cumulativamente.

Nel periodo in esame, i processi per direttissima sono stati 99. In nessun caso è accaduto che l’arresto non fosse convalidato. Non risulta mai applicata la disposizione di cui all’art. 121 disp. att. cpp. Spesso il PM, nella sua richiesta scritta, non formula richiesta di misura cautelare, delegando la scelta al Vice Procuratore Onorario d’udienza in esito all’interrogatorio. Non è infrequente che il VPO non chieda alcuna misura, soprattutto quando viene immediatamente concordato con il difensore un patteggiamento subordinato alla sospensione condizionale, oppure quando si tratta di furti di lieve valore.

Anche a Novara le direttissime vengono instaurate con presentazione diretta dell’arrestato in udienza.

I dati di Torino

Nel periodo esaminato si registra un significativo incremento del numero degli arresti. Un’inversione di tendenza, meno marcata di quanto ipotizzabile, si è registrata nel corso del 2020 non ostante il lockdown e le successive rilevanti limitazioni agli spostamenti. È cresciuto invece, sin quasi a quadruplicarsi, il numero di arresti per maltrattamenti (art. 572 cp) e stalking (art. 612-bis cp), così come è cresciuta l’incidenza rispetto al totale degli arresti per questi reati

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