LUGLIO
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Diario dal Consiglio del 31 luglio 2020

29 luglio 1983

Rocco Chinnici venne ucciso in un attentato, realizzato con un’auto imbottita con 75 kg di esplosivo parcheggiata davanti alla sua abitazione. Con lui rimasero uccisi, il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi e l'appuntato Salvatore Bartolotta, componenti della sua scorta, e il portiere dello stabile, Stefano Li Sacchi.

Parlare ai giovani, alla gente, raccontare chi sono e come si arricchiscono i mafiosi [...] fa parte dei doveri di un giudice. Senza una nuova coscienza, noi, da soli, non ce la faremo mai

Rocco Chinnici

 

Il Plenum

Circolare per l’accesso a Massimario, Cassazione, DNAA

Dopo lunga discussione, protrattasi per diverse sedute, nel corso del Plenum di giovedì 30 luglio vi è stata la votazione sulla proposta di modifica della circolare per l’accesso a Cassazione, massimario e DNAA; la votazione è intervenuta sul testo proposto dalla Terza Commissione (ricordiamo che in Commissione la proposta era stata approvata a maggioranza con tre voti a favore, Cascini, Ciambellini e Pepe; un voto contrario, Braggion; due astensioni, Cavanna e Lanzi) e sui numerosi emendamenti presentati, a loro volta seguiti da alcuni emendamenti presentati dagli stessi relatori, Giuseppe Cascini ed Ilaria Pepe.

All’esito delle votazioni può dirsi sostanzialmente recepito l’impianto oggetto della proposta, con alcune integrazioni e modifiche, frutto dell’ampia discussione.

La circolare può dirsi ora definitivamente approvata, anche se la votazione finale e definitiva del testo è stata rinviata al primo Plenum di settembre, al solo fine di consentire l’elaborazione formale del testo finale coordinato e di integrare la relazione di accompagnamento, alla luce degli emendamenti approvati.

Abbiamo già riferito nel Diario del 26 giugno sui contenuti e sui principi ispiratori della riforma.

Il dibattito in Plenum nel corso della votazione sugli emendamenti si è concentrato prevalentemente sulle nuove disposizioni che attribuiscono un punteggio di merito legato alla esperienza professionale maturata nell’esercizio di funzioni giudiziarie.

Secondo alcuni Consiglieri (in particolare il prof, Donati, la cons. Miccichè e il Procuratore generale Salvi) tali disposizioni sarebbero risultate eccessivamente penalizzanti per i magistrati che svolgono (o hanno svolto) funzioni fuori ruolo per periodi prolungati; e ciò anche nei casi in cui le esperienze fuori ruolo siano assimilabili a quelle giudiziarie o comunque di (prezioso) ausilio alla funzione giudiziaria, creando così il rischio che incarichi fuori ruolo molto importanti per la giurisdizione diventino poco appetibili per i magistrati e finiscano per essere ricoperti da esponenti di altre categorie professionali. Inoltre, gli stessi Consiglieri, e anche il Vicepresidente Ermini, hanno manifestato perplessità per l’assenza di una disposizione transitoria che tenesse conto delle aspettative di coloro che hanno scelto percorsi professionali fuori ruolo nella vigenza di disposizioni diverse e non “penalizzanti.

Nel corso della discussione abbiamo rappresentato che era un errore interpretare le nuove disposizioni in chiave di penalizzazione di alcune funzioni fuori ruolo, in quanto l’unica finalità della proposta è quella di valorizzare l’esperienza professionale all’interno degli uffici giudiziari per periodi prolungati (12 anni per l’accesso al Massimario, 16/18 anni per l’accesso alla Cassazione, 8 anni negli ultimi 15 per l’accesso alla DNAA), nella convinzione che per essere un buon giudice della Corte di Cassazione (e lo stesso mutatis mutandis vale per Massimario e DNAA) sia molto utile, se non addirittura necessario, che ad un elevato profilo attitudinale specifico si accompagni anche una robusta esperienza professionale. 

E nemmeno ci sembra che le modifiche introdotte, come pure è stato affermato nel dibattito, rappresentino una rinuncia alla responsabilità di scegliere da parte del CSM. Certamente l’introduzione di punteggi fissi e parametrati all’esperienza professionale risponde anche all’esigenza di ridurre gli (eccessivi) margini di discrezionalità, ma resta in capo al CSM la responsabilità della valutazione discrezionale del profilo attitudinale dei candidati, che consente di attribuire fino a 6 punti. Dunque, il maggior peso attribuito dalla riforma al parere della commissione tecnica per il profilo attitudinale e all’esperienza professionale per il profilo del merito non esclude la discrezionalità del CSM, ma ne impone un esercizio più responsabile e più trasparente.

La maggioranza del Plenum ha respinto gli emendamenti finalizzati ad eliminare le previsioni che attribuiscono un punteggio in base all’esperienza professionale, in particolare quelli presentati dai Cons. Braggion, D’Amato e Miccichè e quelli presentati dai Cons. Ciambellini, Grillo e Mancinetti. Sono stati altresì respinti gli emendamenti presentati dal Cons. Donati finalizzati ad equiparare, ai fini della attribuzione dei punteggi di merito, alcune attività fuori ruolo all’attività giudiziaria.

Insieme a noi hanno votato contro questi emendamenti i Cons. Davigo, Marra e Pepe, i Cons. Benedetti, Cavanna e Basile, e il Primo Presidente Curzio.

Piante organiche

Nel plenum di giovedì è stato licenziato il parere sulla proposta ministeriale di distribuzione degli aumenti di organico.

Si tratta di un lavoro complesso, giunto a termine dopo un’ampia istruttoria che si è avvalsa dei contributi valutativi forniti dai Consigli Giudiziari che hanno proposto altresì - quasi tutti - richieste di attribuzioni aggiuntive. Il parere espresso dal CSM (obbligatorio ma non vincolante) in alcune parti si discosta dalla proposta ministeriale, nell’intento di contribuire a una distribuzione dei nuovi posti in organico funzionale a far sì che tutti gli uffici italiani abbiano tendenzialmente lo stesso numero di sopravvenienze per magistrato. Poiché le sopravvenienze hanno “peso” diverso in ragione del diverso contesto, sono state considerate le particolari specificità dei tribunali distrettuali, gravati da funzioni particolari (la protezione internazionale, l’antitrust, l’impresa, le misure di prevenzione il Gip distrettuale, il riesame), l’indice di criminalità, come riconosciuto dall’Eurispes, le condizioni di difficoltà delle Corti d’appello. Inoltre si sono considerati attentamente, cercando di mantenerli in equilibrio, il rapporto fra magistrati requirenti e magistrati giudicanti penali in ciascun ufficio oltre che il rapporto tra uffici di primo e secondo grado nel distretto.

Sappiamo che alcuni uffici sono rimasti delusi - soprattutto laddove non sono state seguite le indicazioni dei Consigli Giudiziari - ma il Consiglio ha dovuto lavorare entro il limite massimo di aumento stabilito dalla legge, cercando di farsi guidare dal senso di responsabilità e dalla necessità di offrire un’indicazione equilibrata e coerente per tutti gli uffici.

Va rammentato, inoltre, che si trattava di una proposta di distribuzione dell’aumento di organico, e non di una integrale revisione delle piante, per cui è stato possibile solo attenuare alcune delle irrazionalità legate all’attuale geografia giudiziaria.

Il metodo seguito dal CSM, in piena e fattiva collaborazione con il Ministero, ed in particolare con il Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, può però essere la base per futuri interventi di razionalizzazione e di equa distribuzione delle risorse.

Nella delibera, che alleghiamo stante la complessità dell’intervento (che qui può essere solo accennato), sono analiticamente illustrati il metodo e i criteri seguiti. Nelle schede relative a ciascun distretto sono indicate, in modo specifico, le valutazioni del Consiglio sulla proposta ministeriale relativa ad ogni ufficio.

Alleghiamo anche alcune tabelle che rappresentano, in estrema sintesi, per ciascun ufficio la proposta ministeriale, le richieste dei CG e gli aggiustamenti proposti dal CSM.

Incarichi direttivi e semidirettivi

Sono state votate alcune pratiche di Quinta Commissione in relazione ad incarichi direttivi e semidirettivi che avevano visto proposte contrapposte in Commissione.

* * *

Chiudiamo i lavori del Consiglio in un contesto faticoso e difficile segnato dall’avvio dei procedimenti disciplinari collegati ai fatti emersi dalle indagini di Perugia. Nel rinnovare l’impegno a “raccontare” al termine dell’estate, auguriamo a tutti buone vacanze

Alessandra, Ciccio, Elisabetta, Giuseppe, Mario

 
Parere sulla proposta ministeriale di distribuzione degli aumenti di organico (9,4 MB)
Tabelle piante organiche (1,3 MB)

Tabelle piante organiche