Proposta per una modifica utile della legge elettorale del CSM
Oggi in Plenum sono iniziate le votazioni sugli emendamenti al parere sulla riforma Cartabia in materia di Csm ed ordinamento giudiziario.
All’inizio della seduta è stato approvato un emendamento che ha espresso apprezzamento per la scelta della Ministra di escludere qualsiasi ipotesi di sorteggio che porti ad una limitazione del diritto di elettorato passivo, in quanto ipotesi contraria alla Costituzione.
A sostegno dell’emendamento sono intervenuti i cons. Cascini, Celentano, Benedetti e Donati ed hanno votato a favore i cons. Dal Moro, Chinaglia, Suriano, Cascini, Zaccaro, Micciché, D’Amato, Braggion, Balduini, Celentano, Ciambellini, Grillo, Benedetti, Donati, Gigliotti, Salvi, Pepe e Marra.
Hanno invece votato contro l’emendamento, manifestando la propria preferenza per un sistema fondato sul sorteggio temperato, i cons. togati Di Matteo, Ardita ed i cons. laici Lanzi (Forza Italia), Cavanna e Basile (Lega).
Successivamente è stato approvato un emendamento da noi presentato che chiede al Governo di introdurre alcune modifiche alla legge elettorale finalizzate a ridurre il peso degli apparati dirigenti delle correnti e a garantire possibilità di risultato anche a candidati di generi diversi.
In particolare l’emendamento approvato suggerisce di apportare le seguenti modifiche alle disposizioni per la elezione dei componenti della categoria dei giudici di merito:
- mantenere la divisione in quattro collegi territoriali, attribuire tutti i tredici seggi riservati ai giudici con il sistema proporzionale;
- prevedere un numero massimo di collegamenti tra candidati all’interno dello stesso collegio;
- prevedere che la metà (o un terzo) dei candidati collegati tra loro nell’ambito dello stesso collegio debbano essere di genere diverso.
Con queste modifiche si avrebbero numerosi e rilevanti effetti positivi, in quanto ogni gruppo avrebbe interesse a presentare in ogni collegio un numero di candidati pari al massimo previsto e appartenente a generi diversi, così ampliando il potere di scelta degli elettori e favorendo la elezione di candidati di genere diverso.
L’emendamento è stato approvato con 10 voti a favore (Cascini, Dal Moro, Chinaglia, Suriano, Zaccaro, Pepe, Benedetti, Celentano, Ciambellini, Grillo), 5 voti contrari (Balduini, Braggion, D’Amato, Miccichè, Lanzi) e 9 astenuti (Ardita, Di Matteo, Marra, Donati, Basile, Gigliotti, Cavanna, Cerabona, Salvi).
Alessandra Dal Moro
Elisabetta Chinaglia
Giuseppe Cascini
Mario Suriano
Ciccio Zaccaro
21 marzo 2022