Comunicato

Richiedenti asilo: è incostituzionale vietarne l’iscrizione all’anagrafe

La Consulta ribadisce che la Costituzione non tollera irragionevoli disparità di trattamento nell’accesso ai diritti fondamentali

La Corte Costituzionale nella seduta di ieri, 9 luglio 2020, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della disposizione del primo Decreto sicurezza (DL n. 113/2018) che preclude l’iscrizione anagrafica degli stranieri richiedenti asilo.

La Corte ha rilevato l’incostituzionalità della norma per violazione dell’art. 3 della Costituzione, sia in relazione all'irragionevole disparità di trattamento delle persone rispetto all’accesso a diritti fondamentali, sia in relazione all'irrazionalità intrinseca di una norma che, introdotta col dichiarato obiettivo di assicurare un controllo del territorio, non agevola affatto tale finalità.

Si tratta di una decisione importante che interviene su uno degli aspetti più critici del Decreto sicurezza e su una disposizione gravida di conseguenze pregiudizievoli per tantissime persone straniere, alle quali, proprio per effetto di essa, è stato precluso l’esercizio dei diritti fondamentali.

In attesa di conoscere le motivazioni della Corte, esprimiamo grande apprezzamento per una decisione che riafferma i valori costituzionali della centralità della persona e della sua dignità e il carattere fondamentale dei valori della solidarietà e dell’inclusione sociale.

10 luglio 2020