ASSEMBLEA GENERALE - Napoli, 28 maggio 2017

Mozione relativa al concorso per l’accesso in magistratura

La trasformazione del concorso per l’accesso in magistratura da concorso di primo grado a concorso di secondo grado è stata un grave errore, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

Il presupposto del previo superamento di altro concorso per la partecipazione al concorso in magistratura ha assai aumentato l’età media dei nuovi magistrati, e con essi l’età media di tutta la magistratura, ma soprattutto ha eliminato il concorso in magistratura dall’orizzonte opzionale immediato dei giovani laureati, delle forze più fresche, che sono giocoforza indotti a pensare alla magistratura come una eventualità futura, secondaria, del tutto eventuale, concentrandosi su altri percorsi lavorativi.

In questo modo si rinunzia al maggiore entusiasmo, alle maggiori energie, dei giovani neolaureati, e si aumenta la possibilità che i nuovi magistrati portino con sé già all’atto dell’assunzione un bagaglio di stanchezza, di disincanto, che non giova al complessivo essere della magistratura né all’esercizio della funzione giurisdizionale.

Inoltre, nella necessità di attendere i lunghi anni necessari per procurarsi il requisito del primo grado e poter poi partecipare al concorso di secondo grado, si annida inesorabile ed odiosa la selezione per censo dei nuovi magistrati, preferendo coloro che possono permettersi di attendere, attendere, attendere, perché le risorse economiche di cui il caso li ha dotati per diritto di nascita glielo consentono a preferenza di altri, meno fortunati.

La trasformazione in concorso di secondo grado, ingenuamente salutata da taluni come prospettiva di maggiore retribuzione, è tra i più gravi e sottili pericoli per la magistratura e la funzione giurisdizionale, che rischia di comprometterne l’indipendenza e l’autonomia muovendo dal punto di vista sociale ed antropologico.

PROPONIAMO pertanto all’Assemblea Generale di deliberare affinché Area DG promuova, in tutte le sedi istituzionali ed associative, iniziative legislative intese a determinare che il concorso in magistratura  ritorni ad essere di primo grado.

 

Mozione approvata dall’assemblea di AreaDG a larghissima maggioranza.