Documento conclusivo

Viviamo una fase di attacco ai diritti in cui conquiste di libertà, di eguaglianza e di sicurezza sociale vengono messe in discussione.

Una fase che chiede alla magistratura di essere presente e di riaffermare il proprio ruolo costituzionale di difesa dei diritti e di garanzia in particolare per gli ultimi e per le minoranze.

Questo è oggi il nostro impegno.

Un impegno straordinario che richiede un salto di qualità nella capacità di ascolto, nella riflessione, nella elaborazione e nella proposta.

Dobbiamo far sì che ogni cittadino possa confidare nei suoi Pubblici ministeri e nei suoi giudici e che guardi alla giurisdizione con fiducia.

Dobbiamo ribadire la Costituzione come nostro faro e l’Europa e la costruzione di un magistrato europeo come obiettivo.

Dobbiamo difendere il nostro governo autonomo, con la consapevolezza che la migliore difesa è la trasparenza, il rispetto delle regole, l’attenzione agli uffici giudiziari e l’efficienza.

Il nostro associazionismo è una conquista cui non possiamo e vogliamo rinunciare, con la consapevolezza delle profonde diversità che esistono, ma anche della forte esigenza di unità che perseguiremo fino a quando possibile e della possibilità di giungere a sintesi condivise.

Associazionismo che deve porsi in un’ottica di apertura alla società con un continuo dialogo con le istituzioni, cercando un’alleanza con gli altri soggetti che operano nella giustizia.

Mai come in questo momento è necessario cercare un confronto con l’avvocatura.

Vogliamo una giurisdizione efficace e a tal fine prerequisito è la disponibilità di risorse adeguate, edilizia adeguata, personale sufficiente, informatizzazione diffusa e adeguatamente supportata. Siamo consapevoli dei passi in avanti che su alcuni settori sono stati fatti, ma fatti come quelli del palazzo di giustizia di Bari non devono più ripetersi, come la costante penuria di personale che è una delle principali cause della crisi che vivono moltissimi uffici.

Su questo chiediamo risposte, senza sottrarci alle nostre responsabilità.

Crediamo alla giurisdizione come fondamentale presidio dei diritti e tutela dei più deboli, per questo vogliamo una giurisdizione autonoma, libera ed efficiente.

 

Approvato all’unanimità
Roma, 24 novembre 2018