Comunicato

Per una ANM rinnovata e unitaria

Mettiamo a disposizione il nostro impegno e il nostro entusiasmo per una fase costituente e per una gestione condivisa che, sulla base di un programma unitario, consenta all’Associazione di operare con autorevolezza ed efficacia

Nell’imminenza dell’insediamento del Comitato Direttivo Centrale dell’ANM e della costituzione della nuova Giunta, vogliamo richiamare il deliberato approvato ad amplissima maggioranza nell’Assemblea Generale che si è tenuta a Roma il 19 e 20 settembre 2020.

In quella sede sono state indicate dai colleghi le linee principali dell’impegno che la nuova composizione associativa deve perseguire.

In primo luogo, l’Assemblea ha chiesto che il nuovo CDC dell’ANM avvii una costituente per il rilancio dell’azione dell’ANM su rinnovate basi etiche e statutarie con il contributo paritario delle diverse sensibilità culturali presenti in magistratura.

Quanto alle riforme ordinamentali in discussione, l’Assemblea dell’ANM ha evidenziato tra i punti critici da contrastare, la previsione di sanzioni disciplinari quali strumenti per garantire la maggior tempestività dei processi e ha manifestato la propria ferma e intransigente contrarietà a qualunque ipotesi di separazione delle carriere.

Con riferimento alla riforma del sistema elettorale del CSM, l’Assemblea ha affermato la netta contrarietà al sorteggio e l’impegno a sostenere opzioni che garantiscano: la rappresentatività e il pluralismo del Consiglio; la rappresentanza di genere; un’effettiva scelta degli elettori tra un’ampia pluralità di candidati; la qualità professionale e morale nonché l’autorevolezza dei candidati; una migliore distribuzione degli eletti nel territorio giudiziario del Paese.

Quel deliberato, a nostro avviso, impegna tutti gli eletti e ben può costituire la base per un programma unitario che conduca ad una gestione condivisa e perciò più autorevole ed efficace dell’Associazione nella difficile fase che stiamo attraversando.

In aggiunta a quei temi e, nella prospettiva di una gestione unitaria, evidenziamo la necessità che la nuova Giunta mantenga alta l’attenzione sulle condizioni di lavoro e sulla qualità della giurisdizione cercando di ben coniugare i profili sindacali – oggi acuiti dalla difficile situazione sanitaria nella quale versa il Paese – e la garanzia di un servizio efficiente e di qualità nella tutela dei diritti dei cittadini.

L’Associazione deve saper essere inclusiva, ricercare e valorizzare il contributo di tutti i magistrati che vogliano farsi coinvolgere, a partire da quelli più giovani e collocati nelle sedi più disagiate della geografia giudiziaria.

Ma il tema centrale, che non può non costituire precondizione per ogni aggregazione, certamente deve continuare ad essere la questione morale. In continuità con l’impegno profuso dalla Giunta uscente, riteniamo che l’Associazione debba velocemente mettere in campo tutte le proprie forze per promuovere riforme statutarie che prevengano il ripetersi dei gravi fatti emersi nell’ultimo anno. Fatti che riposano sul carrierismo associativo, sul rapporto opaco con la politica (arrivato a condizionare la vita della magistratura attraverso forme di dirigenza occulta) e sulla spinta clientelare che i gruppi associativi hanno troppo spesso esercitato sull’autogoverno.

Stiamo attraversando un momento difficile e dobbiamo far sì che i colleghi, le altre istituzioni e la società civile recuperino fiducia nell’associazionismo. Solo uno sforzo corale che parta da una chiara e leale disponibilità di tutti gli eletti all’impegno e alla collaborazione può riuscire nell’intento. In questa prospettiva mettiamo a disposizione dei colleghi e dell’Associazione le nostre capacità e il nostro entusiasmo.

Gli eletti per AreaDG al CDC dell’ANM e il Coordinamento nazionale di AreaDG

 

6 novembre 2020