
Nuovo intervento normativo sui lavoratori
Come Gruppo Lavoro di Area Democratica per la Giustizia, la proposta di introdurre l’articolo 9 bis nel DDL n. 1561 (Decreto Ilva) ci preoccupa profondamente perché si inserisce in un quadro generale di progressiva limitazione delle tutele sostanziali e processuali anche in materia di lavoro.
La nuova norma interviene sui crediti retributivi dei lavoratori dipendenti con importanti innovazioni limitative in materia di prescrizione del diritto di rivendicare ogni somma maturata durante il rapporto di lavoro, e di decadenza se il ricorso giudiziale non è proposto entro stretti termini dall’atto interruttivo della prescrizione.
Tali innovazioni hanno il palese intento di contrastare quanto di recente stabilito dalla sezione lavoro della Corte di Cassazione (sentenza n. 26246/2022 e successive conformi) a proposito del fatto che, dopo le recenti riforme dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori, la prescrizione dei crediti non può decorrere in costanza del rapporto di lavoro.
La nuova norma interviene anche sui crediti dei lavoratori dipendenti derivanti dall’applicazione del principio costituzionale della giusta retribuzione di cui all’art. 36 Cost.
Anche in questo caso con innovazioni limitative che hanno il palese intento di contrastare quanto di recente stabilito dalla sezione lavoro della Corte di Cassazione (sentenza n. 27711/2023 e successive conformi) a proposito della nullità dei contratti collettivi che prevedono retribuzioni inferiori al minimo costituzionale.
In un paese nel quale i redditi sono di gran lunga inferiori alla media europea, è evidente a tutti quale sarebbe la portata dirompente di tali novità normative sui diritti sostanziali dei lavoratori, nonché sulla stessa possibilità di azionarli in giudizio.
Il gruppo lavoro di AreaDG
18 luglio 2025