Comunicato AreaDG-Genova

La povertà non si combatte con la repressione

Come magistrati siamo consapevoli della difficoltà di applicare e interpretare la legge, ma siamo persuasi che la povertà, il disagio sociale e la precarietà esistenziale debbano essere combattuti “rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale” che li hanno creati

Apprendiamo sgomenti dalla cronaca cittadina che alcune persone bisognose, in coda per un pasto alla mensa, sono state multate perché non mantenevano il distanziamento o perché sprovviste di mascherina.

Torna così drammaticamente all’attenzione il problema della marginalità sociale, oggi aggravato dall’emergenza sanitaria, che ha reso gli ultimi più ultimi, i poveri più poveri.

La retorica che ci vuole tutti uguali di fronte alla pandemia è smentita, mentre emerge una verità: se la pandemia è impietosa per tutti, lo è particolarmente per coloro che – sempre più numerosi – versano in stato di bisogno.

Nessuno di coloro cui la sanzione è stata inflitta, sarà in grado di pagarla. Infliggerla, quindi, non serve a garantire il rispetto delle norme in materia di assembramento, né a far usare la mascherina a chi probabilmente non è neppure in grado di acquistarla.

Come magistrati siamo consapevoli della difficoltà di applicare e interpretare la legge, ma siamo persuasi che la povertà, il disagio sociale e la precarietà esistenziale non possano essere sconfitti con interventi repressivi e – come insegna la nostra splendida Costituzione – debbano essere combattuti “rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale” che li hanno creati.

Invece è solo alle associazioni del terzo settore che viene lasciato l’onere di far fronte a tali situazioni nel progressivo disimpegno delle istituzioni pubbliche che dovrebbero collaborare con le associazioni di volontariato e fornire supporto al lavoro, difficile e meritevole, che svolgono in favore della collettività.

Sanzionare chi, in coda per mangiare, non rispetta le distanze serve solo a rendere tangibile che la marginalità può essere sanzionata in quanto tale; sembra aspirare a renderla meno visibile e, perciò, meno “molesta”. Quanto più utile sarebbe, invece, integrare in un piano di aiuto alla povertà le associazioni del terzo settore.

Attenuare il disagio di chi è marginale è l’unica strada per favorire la sicurezza di tutti e, applicando la legge, attuare una vera idea di Giustizia.

 Area Democratica per la Giustizia sezione di Genova

21 novembre 2020