Ddl Zan

Il definitivo naufragio è dolorosa e colpevole battuta d’arresto della politica

Così non si arricchisce il bagaglio degli strumenti normativi finalizzati a garantire i diritti costituzionali inviolabili, presidio di uguaglianza delle persone e fonte di coesione sociale

Il definitivo naufragio del Ddl Zan rappresenta una dolorosa e colpevole  battuta d'arresto della politica legislativa sull'ampio tema dei diritti civili  e non arricchisce il bagaglio degli strumenti normativi finalizzati a garantire i diritti costituzionali inviolabili, presidio di uguaglianza delle persone e fonte di coesione sociale. La fisiologica contrapposizione tra le forze politiche e la legittima adesione a differenti modelli culturali non possono contribuire, neanche indirettamente, a  lasciare prive di risposta le esigenze di tutela dei cittadini dinanzi a forme di aggressione basate sul mancato rispetto dei valori consacrati nella  Costituzione e nelle norme che attuano il principio di uguaglianza e di tutela della dignità personale attraverso l'esercizio dell'attività giurisdizionale ancorata alle fonti nazionali ed internazionali. Alla avanzata elaborazione giuridica delle diverse corti sui temi dei diritti delle persone LGBT e sulle esigenze di tutela di tutte le minoranze, dovrebbe accompagnarsi una proficua operazione culturale e sociale che solo la politica, che è  parte fondamentale della identità culturale del paese, può garantire, nel rispetto  costante della propria alta funzione sociale e del principio di laicità che caratterizza l'architettura delle istituzioni. AreaDg rinnova il proprio impegno a garantire, nel rispetto dei principi costituzionali, la tutela della uguaglianza sociale e della dignità individuale e sociale  di tutte le persone.

28 ottobre 2021