DICEMBRE
23

Diario dal Consiglio del 23 dicembre 2020

“Siate giusti, siate gentili”

A Giulia Cavallone

Dedichiamo il Diario a Giulia, scomparsa a soli 36 anni lo scorso aprile dopo una lunga lotta contro la malattia, cui il Plenum di mercoledì 22 dicembre ha riconosciuto la prima valutazione di professionalità.

Per ricordarla prendiamo in prestito le parole che un’amica, Sibilla Ottoni, le ha dedicato sulla rivista “Giustizia Insieme”:
La gentilezza di cui tutti raccontano era il sintomo di una grande maturità e consapevolezza di sé: non solo indole, ma frutto delle tante esperienze fatte, di un convinto e profondo umanismo. Di pari passo con la dedizione per il lavoroin cui così tanto credeva andava l’impegno che metteva in ogni altro aspetto del vivere, la cura che dedicava alle proprie relazioni, ai propri interessi e passioni, al costruire la propria esistenza di essere umano. Giulia aveva compreso che l’unico modo per essere un buon giudice, un giudice giusto, è essere una persona giusta, qualsiasi cosa voglia dire. Rispettosa della vita e del mondo. Studiosa non solo del diritto, ma dell’umano”.

E con lei lo dedichiamo a tutti i giovani magistrati, quelli che da poco hanno preso le funzioni, quelli ancora in tirocinio che le prenderanno a breve, quelli che, come Giulia, da pochi anni lavorano nelle più diverse funzioni, con l’auspicio, che è scritto sulla targa affissa ad un ulivo che la ricorda nella cittadella giudiziaria romana, e ricorda a tutti l’essenziale valore della mitezza: “Siate giusti, siate gentili

 

Il Plenum

Nel corso del Plenum del 22 dicembre abbiamo approvato la proposta della Terza Commissione relativa all’individuazione delle sedi da destinare ai MOT nominati con il DM 3.1.2020.

La scelta di queste sedi è stata particolarmente complessa perché bisognava tener conto di molti aspetti, attuali e prospettici, della situazione degli uffici, tra i quali desta particolare preoccupazione la gravissima situazione di scopertura degli organici, che è molto difficile immaginare possa risolversi a breve per le ragioni che seguono:

In questo quadro la Terza Commissione, di cui Ciccio Zaccaro è divenuto presidente, ha, anzitutto, programmato serratamente i propri lavori in tema di mobilità con l’intento di avere un quadro chiaro delle vacanze, e poter individuare, con criteri obiettivi e funzionali alle esigenze degli uffici più in difficoltà, le sedi disponibili per i MOT: sono stati, perciò, decisi velocemente i trasferimenti in secondo grado onde verificare le effettive vacanze in primo grado; si sono deliberati, sia pure con effetto differito nel tempo, i ritorni nelle sedi di provenienza dei colleghi in servizio nelle sedi disagiate il cui periodo di permanenza era prossimo a scadere, in modo da consentire che tali sedi, altrimenti sicuramente destinate ad una lunga scopertura, potessero essere indicate quali sedi per i MOT ed essere prontamente “coperte”.

Nell’individuazione delle sedi la Commissione ha ritenuto di operare secondo i seguenti obiettivi:

Rispetto a tali criteri-guida obiettivi è stato ritenuto ragionevole discostarsi dal dato della percentuale di scopertura per gli uffici rimasti senza aspiranti in occasione degli ultimi bandi ordinari (indice sicuro di scarso gradimento per il trasferimento volontario in quell’ufficio e, dunque, della necessità che la vacanza venga coperta con i MOT).

Proprio per questi uffici, fra i quali spiccano gli uffici giudicanti dei distretti di Reggio Calabria, Catanzaro e Caltanissetta, la commissione ha deciso di coprire integralmente o parzialmente anche le nuove piante organiche.

Infine, sottolineiamo che la terza commissione ha concentrato il proprio sforzo in vista di una individuazione delle sedi per i MOT il più possibile anticipata rispetto al momento della scelta che questi saranno chiamati a fare, non solo per consentire una più adeguata ponderazione, ma soprattutto per garantire ai dirigenti degli uffici ad quem tempi utili a svolgere gli interpelli interni funzionali ad individuare, con tendenziale sicurezza, le effettive funzioni di destinazione, onde garantire ai giovani colleghi la formazione specifica necessaria nel tirocinio mirato.

Durante il periodo natalizio, in sedute straordinarie, saranno esaminate le molte osservazioni pervenute sulla graduatoria provvisoria dei MOT e sarà, quindi, stilata la graduatoria definitiva.

Infine, la terza commissione, stante la particolare contingenza della pandemia che impone il distanziamento sociale, sta lavorando ad un innovativo sistema per la scelta della sedi, che di solito avviene con la convocazione contestuale dei MOT in presenza innanzi alla commissione: rituale impraticabile per le doverose precauzioni sanitarie. È stato perciò già sperimentato un collegamento in videoconferenza di tutte le Corti d’Appello, presso le quali saranno concentrati, al momento della scelta, i MOT che vi prestano servizio; nelle prossime settimane continueremo con i collaudi di tale sistema.

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Sempre nel corso del Plenum di martedì 22, su proposta della Terza commissione, sono stati approvati i bandi per le funzioni di legittimità (22 posti di consigliere addetto alle sezioni civili, 18 posti di consigliere addetto alle funzioni penali, 10 posti di sostituto procuratore generale). Dopo le feste è programmato il bando per i posti al Massimario.

Si tratta del primo bando per le funzioni di legittimità di questo Consiglio, in quanto si è scelto di lavorare prima alla modifica delle regole di selezione e di accesso, completata con la riforma della circolare del settembre 2020.

Nel bando sono fissati i criteri per l’estrazione dei provvedimenti a campione, per la pubblicazione sulla rete intranet dei documenti prodotti dagli aspiranti, per la redazione del giudizio della Commissione Tecnica, secondo un apposito nuovo format.

È stata realizzata la nuova maschera intranet per il deposito della domanda digitale e l’upload della autorelazione e di tutta la documentazione.

La Commissione ha scelto di pubblicare tutti i posti vacanti, in Corte e in Procura Generale, con riferimento alla vecchia pianta organica, ma senza considerare gli aumenti di organico, in quanto:

  1. come abbiamo detto sopra, gli aumenti di organico sono oggi solo virtuali (la scopertura di organico complessiva negli uffici è oggi di 1.317 unità pari al 12,65%) e quindi la giusta esigenza di far fronte alle gravi difficoltà della Corte di Cassazione deve essere messa in equilibrio con l’esigenza di non sguarnire troppo gli altri uffici di merito, in particolare le Corti d’Appello, che pure versano in situazioni di estrema difficoltà;
  2. il concorso per l’accesso in Cassazione deve restare un concorso fortemente selettivo, in quanto la qualità delle decisioni della Corte è di importanza pari, se non superiore, alla quantità degli affari trattati. E un bando per 40 posti, sotto questo profilo, già molto elevato. Metterne di più avrebbe significato ridurre la qualità della selezione.

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Nel Plenum di mercoledì 16 dicembre, come vi avevamo già anticipato dopo la discussione ed approvazione del testo, è stata approvata, su proposta della Settima Commissione, la nuova Circolare sull’organizzazione degli uffici di procura e la Relazione Illustrativa, frutto di un lavoro lungo e complesso, cui crediamo di aver dato un importante contributo, in linea con gli impegni assunti nel programma di AreaDG.

Com’è noto, dopo la riforma del 2006 con la quale il legislatore ha abrogato l’art. 7 ter comma 3 dell’O.G., il potere di organizzare gli uffici requirenti è stato attribuito al Procuratore della Repubblica: una scelta funzionale ad imprimere un’impronta unitaria all’ufficio attraverso una forte gerarchizzazione del suo assetto realizzata a livelli diversi. 

L’interpretazione della riforma alla luce dei principi e delle garanzie costituzionali e soprattutto del consolidato orientamento per cui il potere giudiziario è, comunque, un potere diffuso, anche a salvaguardia della terzietà e indipendenza del giudice, aveva condotto il CSM, già con le delibere quadro del 2007 e del 2009, e poi con l’importante traguardo della circolare del 2017, ad una ricostruzione del ruolo del Procuratore in cui al potere fa da contrappeso la responsabilità delle scelte organizzative, la cui rispondenza e funzionalità al corretto ed imparziale esercizio dell’azione penale è soggetta al vaglio del CSM, cui il progetto organizzativo deve essere inviato in base all’art. 1 comma 7 del D.Lg. 106/2006.

Con questo ulteriore intervento – che si colloca dopo il primo triennio di applicazione della circolare e l’analisi dei numerosi progetti organizzativi effettuata dalla Settima Commissione – il Governo Autonomo rivendica il proprio ruolo di “garanzia” anche in questo ambito: nel rispetto della legge, senza interferire con l’esecutività del progetto organizzativo o dei provvedimenti di modifica o di attuazione dello stesso, tuttavia, attraverso la possibilità di presa d’atto “con rilievi” o con “osservazioni”, valorizza i meccanismi procedimentali della condivisione partecipativa, della motivazione, dell’interpello, della tendenziale automatica distribuzione degli affari, quali strumenti di trasparenza del corretto esercizio del potere organizzativo, e, nel contempo, il proprio potere di “indirizzo” in funzione dell’uso uniforme di attribuzioni assai delicate che concorrono ad assicurare il rispetto delle garanzie costituzionali.

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Si chiude un anno davvero complesso per la magistratura, drammatico e doloroso per il paese. Auguriamo a tutti giorni più lievi, e di trovare insieme al coraggio della resistenza, la forza e l’ottimismo per ripartire e riprogettare il futuro.

 Vi racconteremo … buone feste a tutti!

Alessandra, Ciccio, Elisabetta, Giuseppe, Mario