Diario dal Consiglio del 22 febbraio 2020
“Una giustizia giusta, se vogliamo usare quest’espressione, è una giustizia che permette di guardare al futuro, che non si pietrifica su fatti passati che pure sono indelebili. La giustizia giusta è riconciliazione, non vendetta. Perché la giustizia vendicativa – ce lo insegna la tragedia greca, in particolare l’Orestea di Eschilo – distrugge insieme gli individui e la polis, mentre una giustizia riconciliativa realizza l’armonia sociale. Senza cancellare nulla, bisogna che sia possibile aprire una prospettiva nuova per la singola esistenza individuale e per l’intera comunità”
Marta Cartabia
Presidente della Corte Costituzionale
Il Plenum
Delle pratiche trattate nel Plenum della scorsa settimana segnaliamo l’approvazione della proposta di presa d’atto con alcuni rilievi che ha riguardato il progetto organizzativo della Procura della Repubblica di Torino, progetto completo ed articolato che ha messo tuttavia in evidenza alcuni nodi organizzativi assai delicati che riguardano gli uffici di Procura e che assumono interesse generale. Essi riguardano:
- La possibilità che il coordinamento di un gruppo sia affidato a sostituti anziché – come di regola deve avvenire ex art. 4 lett. b) della circolare – a procuratori aggiunti. Sul punto si è osservato che l’assegnazione di funzioni di coordinamento di un settore di indagini ad un sostituto procuratore, e l’attribuzione del relativo esonero, è determinazione organizzativa di grande delicatezza poiché sostanzialmente derogatoria rispetto ad alcuni principi cardine del sistema ordinamentale, che riserva l’attribuzione delle funzioni semidirettive alla valutazione dell’organo di Governo Autonomo all’esito di procedura concorsuale e ne regolamenta lo svolgimento, individuando tali funzioni come temporanee e soggette a verifica quadriennale. Pertanto, i casi di deroga dovrebbero essere realmente eccezionali, oltreché limitati nel tempo, e dovrebbero essere frutto di provvedimenti motivati adottati all’esito di reali forme di interlocuzione con l’ufficio, che delimitino nel tempo detta attribuzione e che trovino causa in condizioni oggettive o nel perseguimento di specifici interessi obiettivi, funzionali al migliore esercizio delle attività requirenti, onde evitare che si creino posizioni semidirettive “di fatto” sottratte peraltro al termine e al controllo di cui agli artt. 45 e 46 del D.lgs. 160/2006.
- Le previsioni relative alle assegnazioni e co-assegnazioni nella materia specializzata: si è evidenziata, da un lato, la necessità che nel progetto organizzativo, secondo le indicazioni contenute negli artt. 7 e 10 della circolare sulle Procure, sia indicato in modo esplicito il criterio predeterminato di assegnazione; inoltre, in riferimento alla possibile previsione della facoltà di co-assegnazione di procedimenti a se stessi da parte dei coordinatori (aggiunti o sostituti), si è rilevato che si tratta di un’ipotesi di “auto-assegnazione” tipicamente inerente l’esercizio di prerogative di direzione riservate al Procuratore, che necessita di “adeguata motivazione” (ex art.10 comma 1 circ.) e di un meccanismo di verifica dell’uniformità nell’esercizio di tale facoltà (ad esempio la previsione di un ‘visto’), da parte del Procuratore della Repubblica.
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Su proposta della VII commissione, è stata approvata la risposta ad un quesito su un tema importante connesso all’applicazione della legge 160/2019 in materia di piante organiche flessibili: nello specifico, la delibera afferma che, pur avendo la menzionata legge modificato la competenza a provvedere e la disciplina della destinazione agli uffici dei magistrati distrettuali, in mancanza di norma transitoria e non essendo ancora stato adottato il decreto ministeriale di individuazione dei magistrati da destinare agli uffici distrettuali nonché la normativa secondaria regolatrice, resta applicabile il regime previsto dalla circolare in materia di applicazioni e supplenze, sia con riferimento ai presupposti che alla procedura per la destinazione agli uffici dei magistrati distrettuali.
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Segnaliamo, infine, che è stata approvata su proposta di VII Commissione la delibera relativa alla realizzazione di un incontro tra tutte le sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione Europea.
Si tratta di un nuovo monitoraggio, a distanza di quasi tre anni, sulle diverse modalità nelle quali è stato declinato il principio di flessibilità, sancito con la delibera del 1Ëš giugno 2017, nell’organizzazione delle sezioni, al fine di favorire lo scambio di conoscenza di modelli virtuosi.
Detto nuovo monitoraggio sarà effettuato in un momento di confronto seminariale (all’esito della verifica dei flussi e dell’analisi di apposito questionario), che si effettuerà presso la sede consiliare il 15 maggio prossimo e avrà ad oggetto l’organizzazione della giurisdizione nella specifica materia; non solo nei Tribunali (come avvenuto in passato), ma anche nelle Corti e presso la Corte di Cassazione, affinché si possa attuare un proficuo confronto a tutto campo sulle scelte organizzative adottate per garantire una gestione del servizio efficiente e, nel contempo, pienamente rispettoso dei diritti del richiedente asilo.
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Su proposta della V Commissione sono state approvate le seguenti proposte.
Uffici direttivi
Per l’incarico di Procuratore della Repubblica di Massa è stato nominato Piero Alessandro Capizzotto, attualmente sostituto procuratore a Lucca. La proposta in suo favore, infatti, ha prevalso sulla proposta di “minoranza” in favore di Giancarlo Dominijanni, sostituto procuratore a Pisa, con 15 voti a favore (Ardita, Benedetti, Cascini, Chinaglia, Ciambellini, Dal Moro, Davigo, Di Matteo, Gigliotti, Grillo, Mancinetti, Marra, Pepe, Suriano, Zaccaro). 7 sono stati, invece, i voti raccolti dalla diversa proposta (Miccichè, Braggion, D’Amato, Lanzi, Basile, Cerabona, Donati); 3 gli astenuti (Pres. Mammone, Proc. Salvi, Cavanna). Con convinzione abbiamo votato a favore della proposta poi passata in plenum in quanto, pur dovendosi riconoscere al dott. Dominijanni una prevalenza in relazione agli indicatori generali dal medesimo posseduti, ci è apparso comunque di maggiore spessore il profilo del dott. Capizzotto in relazione alle concrete capacità organizzative mostrate nella gestione del proprio ruolo nelle due diverse Procure in cui ha esercitato le funzioni requirenti, peraltro per un periodo di tempo maggiore rispetto a quello del proprio concorrente.
Uffici semidirettivi
Un altro ballottaggio tra due diverse proposte si è realizzato in relazione all’incarico di Presidente di Sezione civile della Corte di Appello di Bari: la prima, in favore di Maria Mitola, attualmente Consigliere della Corte di Appello di Bari; la seconda, in favore di Anna De Simone, attualmente Presidente di sezione del Tribunale di Taranto.
La dr.ssa Mitola ha riportato 11 voti a suo favore (Benedetti, Ardita, Cascini, Chinaglia, Dal Moro, Di Matteo, Cerabona, Davigo, Basile, Suriano, Zaccaro). La dr.ssa De Simone ha ottenuto 7 voti (Miccichè, Braggion, D’Amato, Ciambellini, Grillo, Cavanna, Mancinetti), mentre 7 sono stati i voti di astensione (Pres. Mammone, Proc. Salvi, Donati, Lanzi, Marra, Gigliotti, Pepe).
Non abbiamo avuto perplessità alcuna a votare in favore della dr.ssa Mitola, avente un profilo professionale caratterizzato dalla presenza di tutti gli indicatori specifici previsti per tale nomina, oltre a vantare esperienze rientranti tra gli indicatori generali previsti dal testo unico sulla dirigenza giudiziaria.
All’unanimità è stata nominata Presidente di sezione penale del Tribunale di Catania la dott.ssa Maria Pia Urso, attualmente giudice presso il medesimo ufficio giudiziario.
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I lavori di Commissione
In Quinta Commissione sono state adottate le seguenti proposte all’unanimità:
- per l’incarico di Presidente del Tribunale per i minorenni di Messina, Maria Francesca Pricoco;
- per l’incarico di Procuratore del Tribunale per i minorenni de L’Aquila, David Mancini;
- per l’incarico di Presidente di sezione penale della Corte d’Appello di Milano, Renata Peragallo;
- per l’incarico di Presidente di Sezione penale del Tribunale di Firenze, Elisabetta Improta.
Sono state, poi, adottate le seguenti proposte alternative:
- Per l’incarico di Procuratore della Repubblica di Frosinone sono stati proposti Antonio Rosario Luigi Guerriero (Mancinetti, Miccichè, Cerabona, Davigo) e Adolfo Coletta (Suriano, Benedetti);
- Per l’incarico di Presidente del Tribunale di Siracusa sono stati proposti Dorotea Quartararo (Mancinetti, Miccichè, Cerabona, Suriano, Benedetti) e Carmelo Giongrandi (Davigo).
- Per l’incarico di Presidente del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria sono stati proposti Marcello D’Amico (Suriano, Miccichè, Cerabona, Davigo, Benedetti) e Sebastiano Finocchiaro (Mancinetti);
- Per l’incarico di Presidente di sezione penale del Tribunale di Milano sono stati proposti Paolo Guidi (Davigo, Miccichè, Benedetti), Luisa Alfonsa Savoia (Suriano) e Giuseppe Cernuto (Mancinetti);
- Per l’incarico di Presidente di sezione lavoro della Corte d’Appello de L’Aquila sono stati proposti Maria Luisa Ciangola (Mancinetti, Benedetti, Cerabona, Suriano) e Alberto Celeste (Davigo, Miccichè).
La Prima Commissione si è recata a Catanzaro per svolgere l’audizione di molti colleghi. Si tratta di attività segretate delle quali non si può riferire ma, dopo la visita della Settima commissione, competente in materia di organizzazione degli uffici, quella della Prima, diretta al contrario a verificare le “condizioni ambientali” del distretto, rappresenta un segno di tangibile interesse del Consiglio tutto per la terra calabrese e per i magistrati che vi lavorano.
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La prossima settimana è “bianca”: Giuseppe incontrerà i colleghi a Vibo Valentia, Crotone e Catanzaro; Alessandra i colleghi di Palmi e Reggio Calabria; Mario i colleghi di Palermo.
Vi salutiamo augurando a tutti una buona settimana e rivolgendo soprattutto un caloroso in bocca al lupo a tutti i giovani colleghi che si apprestano a scegliere la loro prima sede…Vi racconteremo … !
Alessandra, Ciccio, Giuseppe, Elisabetta, Mario