Confronto tra i candidati:
le risposte di Elisabetta Chinaglia

Riportiamo gli estratti video degli interventi di Elisabetta Chinaglia, candidata di AreaDG al Consiglio Superiore della Magistratura, in risposta alle domande del giornalista del Corriere della Sera Luigi Ferrarella

Intervento di presentazione

Il caso nomine

Per riferirci agli avvenimenti che hanno reso necessarie le elezioni suppletive, anche oggi, abbiamo usato la pudica espressione “i noti fatti della primavera”. Definiamo questi fatti.

Un malcostume endemico?

Chi vi critica dice che se il trojan, in altri periodi, avesse ascoltato le conversazioni di qualcuno della vostra area, avrebbe colto le stesse pratiche, al netto di eventuali reati commessi...

Criteri di nomina dei direttivi

Le chiedo le sue posizioni su equivalenza o prevalenza tra indicatori generali e specifici, anzianità, periodi fuori ruolo, esperienze organizzative maturate in ambito giudiziario ma non processuale.

Annullamento amministrativo delle nomine

Se una nomina è annullata dal Consiglio di Stato, quale atteggiamento deve tenere il Csm? Obbedire o rivendicare un proprio spazio di discrezionalità? E in base a quali criteri? La sensazione, negli anni scorsi, è che si facessero scelte diverse a seconda degli amici e delle maggioranze.

Nomine e procedimenti disciplinari

Cosa pensa della possibilità di usare elementi già acquisiti in sede disciplinare o di valutazione di incompatibilità per valutare un candidato a un incarico direttivo?

Sorteggio, sdoppiamento funzioni amministrative/disciplinari, incompatibilità, consiglieri al rientro, ruolo politico del Consiglio

Al Csm si troverà ad affrontare una serie di questioni relative all’ingresso e al rientro nelle funzioni dei consiglieri, nonché al funzionamento dell’organo. Per quanto riguarda le modalità di nomina, sebbene al momento l’idea del sorteggio sembri messa da parte, l’ultimo testo normativo prevede ancora il sorteggio dei candidati. Cosa ne pensa? Secondo tema: il possibile sdoppiamento delle funzioni del Consiglio in attività amministrativa e disciplinare. Terzo: incompatibilità o meno tra consiliatura e incarichi direttivi o associativi.
Poi c’è il problema della “decantazione”: è necessaria? Se sì, per quanto tempo e a che condizioni i consiglieri uscenti non dovrebbero poter svolgere certe funzioni? Infine, le chiedo la sua idea sul ruolo politico del Csm. Può il consiglio fornire pareri su testi di legge che non riguardano l’ordinamento giudiziario, ma la politica giudiziaria in senso più ampio?