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Il CSM sul nuovo ufficio delle persone

L’emendamento della Commissione giustizia del Senato per l’istituzione del “Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglia” rende urgente un approfondimento e un parere da parte del Consiglio su una riforma di grande impatto

Abbiamo appreso dalla stampa la notizia della approvazione da parte della Commissione Giustizia del Senato di una riformulazione dei subemendamenti al disegno di legge di iniziativa governativa, n. 1662/2020, di “Delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie”, denominato – in seguito agli emendamenti trasmessi in data 13/05/2021 dall'Ufficio di Gabinetto del Ministero della giustizia – “Delega al Governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie, nonché in materia di esecuzione forzata”.

Sul disegno di legge è in corso in CSM la discussione plenaria della proposta di parere sulle ricadute in materia di amministrazione della giustizia formulata dalla VI Commissione referente.
La discussione sul parere è iniziata questo mercoledì in Plenum ed è stata aggiornata al prossimo mercoledì.
Tale riformulazione degli emendamenti di fonte parlamentare al d.d.l. n. 1662/20 riguarda la materia del diritto delle persone e della famiglia, e prevede l’istituzione (tramite legge delega) del “Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie”.

Un Tribunale, specializzato ed unico, composto da sezioni distrettuali, costituite presso ciascuna sede di Corte di appello o di sezione di Corte di appello, e da sezioni circondariali, costituite presso ogni sede di tribunale ordinario collocata nel distretto di sede di corte di appello o di sezione di corte d’appello in cui ha sede la sezione distrettuale.
La delega prevede il trasferimento al Tribunale in sede distrettuale delle competenze civili, penali e di sorveglianza del Tribunale per i minorenni, ad eccezione delle competenze civili assegnate al Tribunale per i minorenni dall’articolo 38 del regio decreto 30 marzo 1942, n. 318, dall’articolo 403 c.c. e dai titoli I e I-bis della legge 4 maggio 1983, n. 184, che, invece, saranno assegnate alle sezioni circondariali e destinate alla trattazione e decisione di un giudice monocratico.

 

Una riforma strutturale di grande impatto  ordinamentale, sull’organizzazione degli uffici e sulla giurisdizione in questa materia dal momento che comporta la soppressione degli attuali uffici minorili e la destinazione del relativo personale, togato onorario ed amministrativo, presso i nuovi uffici, distrettuali e circondariali; modifiche di competenza che vedono accentuate quelle monocratiche in sede circondariale (anche per i delicati procedimenti ex art. 330-333 c.c. che riguardano la tutela del minore attraverso interventi limitativi, o, nei casi più gravi, ablativi della potestà genitoriale in un contesto di trascuratezza e maltrattamento che  prescinde dal conflitto di coppia; o per gli ancora più incisivi provvedimenti di allontanamento urgente del minore ex art  403 c.c.) a scapito delle attuali competenze collegiali e multidisciplinari, riservate alle materie di competenza della sede distrettuale, la quale assume (anche) il ruolo di giudice del reclamo dei provvedimenti emessi in sede circondariale; modifiche radicali del ruolo dei giudici onorari, con riflessi sulla composizione dell’Ufficio del processo da istituirsi  presso detti nuovi uffici e  sulla funzione dei suoi componenti; particolari poteri organizzativi e tabellari con ampi poteri di applicazione dei magistrati dalle sezioni distrettuali alle sezioni circondariali e viceversa,   con   possibilità di utilizzo della trattazione scritta e dell’udienza da remoto.

Stante l’ampiezza e la delicatezza di una siffatta riforma sotto vari profili (non ultimo l’impegno di spesa che essa prefigura, anche solo per far fronte alla logistica e all’adeguamento delle piante organiche a livello distrettuale e circondariale) abbiamo chiesto al Comitato di Presidenza l’apertura di una pratica urgente per potere procedere all’integrazione del parere licenziato in Commissione ed in corso di approvazione con un emendamento che contenga una riflessione il più possibile approfondita sulla predetta proposta di riforma.

Alessandra Dal Moro
Elisabetta Chinaglia
Giuseppe Cascini
Mario Suriano
Ciccio Zaccaro

10 settembre 2021