LUGLIO
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Diario dal Consiglio del 19 luglio 2019

Il nostro Diario prevedeva un tributo e un ricordo alle vittime della strage di via D’Amelio e di Paolo Borsellino, in particolare.

Crediamo che non possa esserci miglior tributo e miglior ricordo per uomini e donne che hanno servito il Paese con coraggio e rispetto di se stessi che il saluto commosso e riconoscente a Francesco Saverio Borrelli, mancato oggi, sabato 20 luglio, dopo una lunga malattia.

Saverio è stato una grande persona ed un grande magistrato. Un uomo libero.

Per coloro di noi che lo hanno potuto conoscere da vicino, un amico e un maestro.

Saverio, dalla non comune cultura non solo giuridica, il capo anomalo e singolare, che non rispetta la regola tacita di usar pesi e misure diversi, è più distaccato, ma anche lui, qualche volta, non rifiuta lo stimolo a rimettere le cose a posto, con dichiarazioni di fuoco. L’impressione è che in varie occasioni le sue affermazioni, che hanno suscitato polemiche quasi infinite, siano state dettate dal lucido disegno di garantire la nostra indipendenza, l’indipendenza dei suoi sostituti, frequentemente aggredita in un paese in cui pare non esistano più, per qualcuno, regole scritte e non scritte, e in cui tante volete obiettività e pacatezza lasciano il campo ad arroganza e prevaricazione completamente sganciate dal significato dei fatti.

Tante volte Saverio si è trasformato in parafulmine, accentrando sulla propria persona critiche ed attacchi e mantenendo indenni noi, che potevamo così continuare a lavorare con tranquillità; si è trasformato in parafulmine anche quando l’occasione dell’aggressione era un’iniziativa sul contenuto o i tempi della quale non era lui il più convinto

(da “Il vizio della memoria”, Gherardo Colombo, 1996, Feltrinelli editore)

Lo salutiamo ricordando e raccogliendo ancora, con umiltà ma determinazione, in nome della legalità, della giustizia, dell’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, le parole che Borrelli pronunciò quale Procuratore Generale della Repubblica di Milano all’apertura dell’anno giudiziario il 12 gennaio 2002, tenendo il suo ultimo discorso.

Ai guasti di un pericoloso sgretolamento della volontà generale, al naufragio della coscienza civica nella perdita del senso del diritto, ultimo estremo baluardo della questione morale, è dovere della collettività Resistere, resistere, resistere come su una irrinunciabile linea del Piave”.

 

Siamo quasi al termine dei lavori consiliari prima della pausa estiva. Gli ultimi mesi sono stati molto impegnativi, ma molti ancora sono i temi complessi di ordine generale e le questioni delicate che il Consiglio dovrà affrontare.

Abbiamo proposto di procedere ad una riforma sistematica del TU della dirigenza, attraverso una riflessione attenta e condivisa. Ed anche le circolari sulle tabelle e sulle Procure saranno oggetto di quegli interventi riformatori che la loro applicazione in questi mesi ha mostrato essere necessari.

I vostri suggerimenti su criticità e soluzioni saranno un contributo prezioso.

Quanto al Plenum di mercoledì, segnaliamo:

a) le nomine decise su proposta della Quinta Commissione:

 

b) su proposta della Settima commissione:

 

c) su proposta dell’Ottava Commissione è stato approvato il parere sulla proposta ministeriale di determinazione delle piante organiche della magistratura onoraria,la cui dotazione organica è fissata in 6.000 giudici onorari di pace e 2.000 vice-procuratori onorari. Le valutazioni contenute nel parere sono il risultato di una approfondita attività istruttoria, in cui determinante è stato il contributo delle Sezioni autonome dei Consigli Giudiziari in termini di apporto conoscitivo inerente i flussi e le pendenze. I criteri di valutazione sono stati: lo sviluppo progressivo delle piante organiche nel tempo; le attuali presenze negli uffici; la necessità di assicurare il servizio giustizia anche negli uffici di dimensioni più ridotte; le modalità di lavoro dei magistrati onorari; le mutate competenze della magistratura onoraria; la soppressione e ricostituzione di vari uffici del giudice di pace con costi a carico degli enti locali; la temporaneità delle nuove piante organiche; la proporzione tra magistrati onorari e togati; la simmetria fra il contingente dei GOP e dei VPO calcolata a livello nazionale e non rispetto al singolo ufficio giudiziario. Sulla base di tali criteri i fabbisogni complessivi dei singoli uffici sono stati esaminati considerando i carichi di lavoro complessivi e il numero medio di procedimenti gestibili dal singolo magistrato onorario (salvo motivate eccezioni per specifiche tipologie di ufficio).

Nella delibera viene apprezzata la possibilità di rivedere le piante organiche dopo un quadriennio e la scelta di vincolare la proporzione togati/onorari all’intero territorio nazionale e non al singolo ufficio, così aumentando la flessibilità complessiva dell’assetto dei magistrati onorari.

* * *

Venendo ai lavori di Commissione ci pare importante riferirvi che:

In Terza Commissione è in via di definizione il bando per i tramutamenti di primo grado che ragionevolmente sarà portato all’attenzione del plenum di mercoledì e sarà l’ultimo prima della selezione delle sedi destinate ai MOT che ora stanno svolgendo il tirocinio generico. Anche questa volta, cercheremo di favorire il trasferimento verso sedi meno ambite derogando alla legittimazione quadriennale per chi si traferisce in quelle sedi e garantendo a costoro un maggior punteggio per i trasferimenti successivi. Le scoperture ulteriormente determinate saranno coperte dai MOT, che prenderanno però possesso delle loro sedi l’estate prossima: sarà allora necessario graduare l’esodo dagli uffici in sofferenza con gli istituti della provvisoria “sospensione” dell’efficacia del trasferimento (di competenza consiliare) o del ritardato possesso (di competenza ministeriale).

La settimana prossima sarà dedicata alla discussione preliminare alla proposta di commissione per l’indicazione di tre sostituti destinati alla DNA.

In Quarta Commissione i gruppi di lavoro sugli standard di rendimento settore penale e settore procure hanno avanzato una richiesta di proroga del termine a loro assegnato per la redazione delle rispettive relazioni.

Da segnalare anche una pratica, in corso di trattazione, nella quale viene in rilievo la valutazione dei prerequisiti, in particolare quello della indipendenza, per i magistrati fuori ruolo.

In Quinta Commissione, è stato deciso:

Per la prossima settimana è stata programmata la trattazione effettiva della sola pratica nuova relativa al conferimento dell’incarico di Presidente del Tribunale di Como. La decisione tiene conto della necessità di addivenire alla formulazione di proposte per le pratiche già fissate in trattazione prioritaria e non ancora decise perché bisognevoli di ulteriori approfondimenti anche di carattere istruttorio, ivi comprese quelle relative alle nomine di Presidenti di sezione penale del Tribunale di Milano, “ritornate in commissione” su decisione del plenum.

 

Buon lavoro e buona settimana... Vi racconteremo…!

Ale, Ciccio, Giuseppe, Mario