L’importanza della gomma nella giornata della matita
La cancel culture, il diritto all’oblio, la deindicizzazione. Sono tempi di rimozione, la memoria sembra pericolosa e il ricordo spaventa più di qualcuno.
Le scripta possono non restare, la statua non è più ferma come vuole il cruciverba.
La posta in palio è alta (opere, notizie, giornate della memoria), ma soccombe davanti a fragilità gridate e quieto vivere supposto.
Il 30 marzo 1858 Hymen Lipman, un cartolaio di origini giamaicane, deposita il brevetto della matita con la gomma (per cancellare) incorporata nel fondo. La gomma era all’interno del legno, come la mina: temperando la matita, da un lato si affilava la punta, dall’altro la gomma.
Un’invenzione apparentemente banale.
L’idea viene subdolamente copiata dalla Faber-Castel, che all’epoca dominava il settore delle matite.
La vicenda allora si sposta nelle aule dei tribunali, per capire se ci fosse stata una violazione del brevetto.
La causa arriva fino alla Corte Suprema degli Stati Uniti che, però, dà ragione alla Faber-Castel: agli occhi della Corte, Lipman non aveva fatto altro che combinare una gomma, che era una tecnologia nota, con la matita, che era un’altra tecnologia nota.
Secondo i giudici supremi, la matita con la gomma da cancellare non era una novità, perché non poteva trarsi una funzione congiunta tra la matita e la gomma; si trattava di un semplice assemblamento che non aveva nulla a che vedere con la creatività e con l’ingegno.
In poco tempo, senza che il suo creatore possa vantarne alcun diritto, l’invenzione di Lipman ottiene un successo clamoroso, diventa la matita più venduta negli Stati Uniti e il 30 marzo viene celebrato (ancora oggi) come giornata mondiale della matita.
Una giornata della memoria per uno strumento definito da qualcuno il primo rendering del diritto all’oblio, per rimuovere dalla vista il fallimento, l’errore commesso.
O forse solamente una silenziosa assistente nella nostra scrittura, specie quando la gomma è morbida e basta girare la matita per cancellare il segno. E ricominciare. Senza per forza dimenticare.
Franco Caroleo
Il Passato talvolta ritorna.
Se non ritorna, forse non è passato.
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