Trasferimenti da funzioni requirenti a funzioni giudicanti

Nel corso del plenum del 23 ottobre 2019 sono state trattate alcune pratiche di tramutamenti di primo grado. In relazione ad alcuni trasferimenti dalle funzioni requirenti a quelle giudicanti (in altra sede e in distretto lontano), il cons Lanzi ha sollevato perplessità fondate sul mancato approfondito accertamento dell’idoneità al mutamento delle funzioni (che era invece, come tutte le altre volte, accertato dal competente consiglio giudiziario). Sul punto ha anche proposto un emendamento soppressivo di tali trasferimenti votato dagli altri componenti laici Basile, Cerabona e Cavanna. Hanno invece votato contro tutti i componenti togati (con l’astensione del Cons. Braggion) e dunque si è proceduto ai tramutamenti.

La questione posta, a nostro avviso, è sintomo della sempre maggiore pressione proveniente da certi settori della politica per la separazione delle carriere, rispetto alla quale esprimiamo netta contrarietà. Riteniamo invece che i mutamenti di funzioni, fin troppo difficili da realizzare per la normativa vigente, debbano essere favoriti al fine di ribadire la comune cultura della giurisdizione fra magistrati giudicanti e magistrati requirenti.

Giuseppe Cascini, Alessandra Dal Moro, Mario Suriano, Giovanni Zaccaro