Candidato

Maurizio Carbone

Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto

Consentitemi di iniziare questo intervento manifestando un sentimento personale, per condividerlo con tutti voi. Oggi con soddisfazione, direi con orgoglio e non senza emozione, possiamo dire che con questo primo congresso nazionale, a Napoli, si realizza un sogno!

Un sogno che per quanto mi riguarda nasce proprio a Napoli, passando per la Puglia e attraverso la mia esperienza da segretario generale dell' Associazione nazionale magistrati.
E' un sogno che nasce a Napoli, perché Napoli è la mia città, dove sono nato e vissuto per trent'anni e dove ho svolto la fase di tirocinio generico e mirato. Ringrazio i colleghi napoletani per l' ottima organizzazione di questo congresso e per la loro accoglienza, ringrazio il coordinamento nazionale per avere scelto Napoli, in questa splendida cornice di Castel dell'ovo.

Il sogno che si realizza oggi, passa per la Puglia e per Taranto, la mia prima sede giudiziaria dove ancora oggi svolgo le funzioni di sostituto procuratore.

Nel 1996 quando sono arrivato a Taranto gli iscritti e i simpatizzanti dei due movimenti "fondatori" di Area si potevano contare sulle dita di una mano! Oggi nel distretto di Lecce - Taranto e Brindisi ci sono al momento oltre 60 iscritti. Molti di essi sono colleghi, come me, che per la prima volta si iscrivono a un gruppo associativo, ma che da tempo operano nel territorio per diffondere e soprattutto praticare i valori di un sano associazionismo, al di fuori di logiche di potere.

Dopo avere svolto per 5 anni il ruolo di Presidente della sottosezione ANM di Taranto, sono stato eletto nella lista di AREA al CDC, unico candidato unitamente a Stefania Starace non iscritto ai due gruppi di MD e Movimento per la Giustizia e ho ricoperto per 4 anni (dal 2012 al 2016) il ruolo di Segretario Generale dell' ANM.

Non dimentichiamo, infatti, che AREA ha già avuto un Segretario Generale dell' ANM e che ora c'è un Presidente dell' ANM che è di AREA, come di AREA sono i consiglieri del CSM eletti dal nostro gruppo!

Era ora che AREA avesse una propria chiara identità!

Tanti sono i colleghi che da anni credono e lavorano per questo progetto e oggi con orgoglio posso dire, insieme a loro, che abbiamo finalmente trovato una "casa comune".

Oggi tutti coloro che hanno aderito con passione, fiducia e responsabilità nei vari territori a questo progetto possono con soddisfazione vedere realizzato il loro impegno, con questo primo congresso che consente a tutti noi di affermare una chiara identità.

È stato un percorso non facile, che ha avuto molti rallentamenti e tentennamenti: non tutti erano convinti e ci sono ancora delle resistenze da superare. Ma, oggi, questo I congresso nazionale rappresenta il giusto riconoscimento per i tanti che hanno lavorato con passione, con la convinzione che questo fosse il percorso giusto da intraprendere.

Ora la nostra sfida deve essere quella di rendere questa "casa comune" sempre più grande e accogliente. E' importante per noi che siamo qui e per tutti quelli che hanno creduto in questa sfida, ma è importante soprattutto per tutta la magistratura associata. Oggi la magistratura ha bisogno di AREA, della passione, dei valori, delle idee delle tante donne e degli uomini che la compongono. AREA è il vero antidoto alla deriva corporativa verso la quale la magistratura italiana rischia concretamente di dirigersi.

Tocca ancora una volta a noi, con senso di responsabilità, far valere quelli che sono i nostri valori per la tutela delle diritti costituzionali, per la tutela dei più deboli, per garantire quella "giustizia come bene comune" che è il titolo scelto per questo Congresso. Nel seminario di studi che abbiamo realizzato ad aprile, nella difficile realtà di Taranto, abbiamo potuto confrontarci e discutere con passione su come sia diventata oggi una priorità affermare e praticare questi principi per assicurare una giustizia di qualità, contro una visione burocratica della professione che ne svilisce il ruolo e la funzione.

In questi anni ho avuto la fortuna di conoscere e di confrontarmi con le tante personalità che ci sono all'interno di AREA; tante donne e uomini che rappresentano per noi una importante risorsa. Sarà compito del nuovo coordinamento mettere insieme queste personalità ed evitare, come a volte è successo, che si trasformino in "personalismi". E' necessario un coordinamento autorevole che sappia dare messaggi chiari e risposte concrete e fornire una immagine anche all' esterno di unità e compattezza.

Tale autorevolezza deve derivare innanzitutto dalla passione e dal lavoro di tutti e non dalla personalità del singolo "uomo al comando", avvalendoci dell'opera fondamentale dei coordinamenti locali con i quali è necessario creare una fitta rete di collaborazione in modo da avere piena conoscenza delle problematiche e delle risorse dei vari territori. Questa ricchezza di personalità, di idee, di risorse e di entusiasmo che si respira all'interno di AREA e che ci differenzia più di ogni altra cosa dagli altri gruppi, ci consente anche di affrontare e di risolvere nel migliore dei modi la questione che è stata posta in questo congresso in merito alle quote di genere per le elezione del CSM e dei consigli giudiziari. Nel distretto di Lecce, il coordinamento distrettuale ha individuato nelle ultime elezioni del consiglio giudiziario cinque candidature femminili e due colleghe sono state elette. Nella giunta distrettuale di Lecce abbiamo appena eletto tre componenti di cui due sono donne.

Questi risultati sono stati ottenuti valorizzando e stimolando nel territorio le nostre migliori risorse, per assicurare una piena rappresentatività alle nostre elettrici ed elettori, senza dovere ricorrere a regole rigide che rischiano al contrario di essere un ostacolo alla scelta democratica dei nostri rappresentanti. AREA ha certamente la capacità di ottenere questi risultati con la forza delle idee e della passione, come anche la discussione e gli argomenti trattati nel Congresso hanno confermato.