Candidato

Francesco Del Bene

Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo

Sono entrato in magistratura nel 1997. Ho prestato ininterrottamente servizio alla Procura della Repubblica di Palermo, dapprima occupandomi dei delitti contro la Pubblica Amministrazione, dal 2004 nella Direzione Distrettuale Antimafia, ora sono in attesa di prendere possesso presso la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

Da subito mi sono iscritto a MD, partecipando attivamente all’attività associativa in un distretto e un contesto particolarmente complesso e difficile come quello di Palermo.

Oggi sono un sostenitore di Area Democratica per la Giustizia, nella convinzione che la magistratura progressista ha un patrimonio di idee e valori condivisi da non disperdere, anzi da affermare in un periodo di profonda crisi che sta attraversando la nostra categoria.

Ho deciso di candidarmi perché ritengo che sia arrivato il momento di contrastare quel fenomeno culturale degenerativo, per effetto del quale la magistratura si sta trasformando in una casta di carrieristi, interessati quasi esclusivamente alle rivendicazioni di categoria o a questioni afferenti il trattamento economico, senza più quello slancio ideale che ne aveva sostenuto l’azione innovatrice nella società negli anni passati.

Area Democratica per la Giustizia deve opporsi a quell’eccesso di gerarchizzazione che sta alimentando nei giovani magistrati una mentalità meramente burocratica; a tal proposito, deve riportare al centro dell’etica della nostra categoria la professionalità e il merito, da considerarsi come unici veri criteri di valutazione della nostra attività.

Occorre ostacolare con fermezza ogni iniziativa che miri alla separazione delle carriere, obiettivo di una classe politica che vuole sottoporre l’ufficio del Pubblico Ministero al controllo dell’esecutivo, riducendo, per non dire annullando del tutto, l’autonomia e l’indipendenza, valori supremi della Costituzione a tutela dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.

Sono convinto che AreaDG debba provvedere alla selezione dei candidati mediante le cosiddette primarie in quanto metodo veramente democratico in grado di coinvolgere l’intera categoria di magistrati.

L’ulteriore impegno da assumere è quello di realizzare un maggiore e più proficuo raccordo tra i componenti del CSM e il Coordinamento di Area, in modo che i nostri rappresentanti nell’autogoverno, nel rispetto dell’autonomia e discrezionalità nelle scelte e decisioni, le  comunichino al Coordinamento, ne spieghino le ragioni, al fine di informare e soddisfare le esigenze della base che troppe volte si è sentita trascurata ed esclusa.